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Covid 19

Zampa (Pd) a Fanpage: “No a dad per studenti non vaccinati, Super Green Pass al lavoro da gennaio”

Sandra Zampa (Pd), consulente del ministro della Salute Speranza e già sottosegretaria nel governo Conte, spiega a Fanpage.it quali saranno le prossime misure che verranno introdotte per frenare la diffusione della variante Omicron.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il governo è al lavoro per introdurre nuove misure con il Consiglio dei ministri previsto prima della Befana, mercoledì 5 gennaio. La scuola è al centro del dibattito in questi giorni, dopo la richiesta, avanzata dalla Regioni, di modificare ancora le norme sulla quarantena in classe, introducendo la dad solo per i non vaccinati in presenza di due contagi. L'ipotesi non convince Lega e M5s, secondo cui la norma sarebbe discriminatoria, nei confronti dei ragazzi non ancora immunizzati.

Allo studio c'è anche l'allargamento del Super Green Pass, il certificato rilasciato solo a vaccinati o guariti, a tutti i lavoratori, per contrastare il nuovo aumento di contagi Covid dovuti alla variante Omicron. La misura non è rientrata nel pacchetto delle norme da poco varate dall'esecutivo, anche per la ferma opposizione di Lega e M5s. Ne abbiamo discusso con Sandra Zampa (Pd), già sottosegretaria alla Salute nel governo Conte II e ora consulente del ministro Roberto Speranza.

Il Cts ha detto oggi che il governo potrebbe allargare a giorni il Super Green pass in tutti i luoghi di lavoro. Lei è a favore?

Mi sembra una misura intelligente e necessaria, dettata dall'andamento pandemico. Se è vero, some stiamo osservando, che Omicron è meno invasiva e ha un impatto più contenuto sulla salute, sappiamo però che il Covid riserva sorprese. Più circola e più è alto il rischio che si producano nuove varianti. È bene quindi ridurre ulteriormente la circolazione del virus. Finché il tasso di contagiosità della malattia rimarrà così elevato è escluso che il Super Green Pass al lavoro possa essere eliminato. E forse bisognava introdurlo prima.

L’ipotesi che circola è che il Super Green Pass al lavoro potrebbe partire da febbraio. Le risulta?

Potrebbe essere adottato anche prima, potrebbe entrare in vigore già tra una decina di giorni. Naturalmente molti lavoratori dovranno prima effettuare la prima dose, ci vuole il tempo necessario per completare il ciclo vaccinale. Bisognerà poi attendere i 5 mesi necessari per la dose booster (4 dal 10 gennaio ndr), ma già con la prima dose ci sarà un passo avanti significativo, e queste persone potranno recarsi al lavoro.

L’obbligo di Super Green Pass potrebbe scattare quindi anche per gli autonomi?

Chiunque ha contatti con il pubblico, e gli autonomi sicuramente saranno inclusi. Basti pensare all'utenza di uno studio di commercialisti. Saranno gli ordini che dovranno poi verificare il rispetto delle norme, dovranno intensificare l'attività di controllo. Ci vuole maggiore rigore.

Si tratta di uno step intermedio prima di arrivare all’obbligo vaccinale?

Estendere il certificato verde rafforzato ai lavoratori permette anche un controllo più efficace, perché quando si prendono le decisioni un Paese serio deve essere anche in grado di farle rispettare. Introdurre l'obbligo vaccinale non è semplice, perché poi bisogna avere gli strumenti per fare tutte le verifiche. Cosa si fa con coloro che non si vogliono vaccinare? Si vanno a cercare uno per uno? Si sottopongono al Trattamento sanitario obbligatorio? È inutile fare proclami, che poi sono di difficile realizzazione. Noi abbiamo a che fare con uno zoccolo di non vaccinati che sfugge a ogni razionalità. Ce lo dice il fatto che una parte di loro quando anche finisce in terapia intensiva rifiuta le cure. Si sono prodotte sacche di diffidenza, per ragioni che comprenderemo forse meglio in futuro. In questi giorni molti italiani stanno guardando un bellissimo film ‘Don't look up', che ci spiega anche un po' come si determina un fenomeno di questo tipo, una risposta irrazionale di una società, che poi porta alla tragedia.

L'obbligo vaccinale potrebbe riguardare gli over 21, escludendo tutti gli studenti, come suggerisce il Cts?

Il Partito Democratico sicuramente sarà sempre a favore di tutto quello che può far crescere il numero dei vaccinati. Ma, insisto, credo che nell'emergenza sia più efficace e più rapido introdurre l'obbligo di vaccinazione per tutte le persone che hanno una vita attiva. Questi cittadini devono immunizzarsi non solo a tutela della loro salute, ma anche del sacrosanto diritto che hanno gli altri di essere tutelati. È vero che Omicron produce meno danni, ma solo sulle persone che sono in buone condizioni di salute.

Perché con la diffusione dei casi di Omicron il governo non ha pensato di introdurre subito misure più stringenti, per esempio lo smart working o FFP2 obbligatorie nelle scuole?

Per quanto riguarda la questione mascherine FFp2 a scuola, quando il governo ha varato le ultime norme gli istituti erano già chiusi per la pausa natalizia. Adesso c'è ancora tempo per introdurle, visto che il Cdm si riunirà il 5, e mi sembra che si vada verso quella direzione. Le difficoltà politiche di questa maggioranza le conosciamo tutti e questo dimostra che non è vero che i governi tecnici funzionano. Non si può stare in maggioranza e remare contro le decisioni della maggioranza, come fa la Lega, non è ammissibile. Per quanto riguarda invece il ritorno allo smart working bisogna capire quali sono gli argomenti, dobbiamo ascoltare il Cts a questo proposito. Ma è evidente che non possiamo paralizzare un Paese intero, vista l'enorme diffusione di Omicron, e questa considerazione ha guidato il governo nella scelta di cambiare le norme sulla quarantena. Resta però un punto, che alcuni virologi spiegano molto bene: è vero che la nuova variante impatta meno in termini di conseguenze sulla salute, ma è anche vero che più si lascia circolare il virus e più si rischia di far nascere un'altra nuova variante, di cui non possiamo conoscere in anticipo la gravità.

La sensazione è un po' quella che l'esecutivo abbia rinunciato a governare l'emergenza, alleggerendo le norme sulla quarantena e lasciando così correre il virus.

Il Green Pass e il Super Green Pass assicurano molte restrizioni. Quello che però non si può più permettere è che le regole non vengano rispettate. Non è più concepibile che si vada al ristorante e che nessuno domandi la certificazione. So che la ministra Lamorgese sta facendo tutto il possibile, ma le forze sono comunque limitate.

Per la scuola si parla anche di un prolungamento delle vacanze di natale oltre il 10 gennaio. È un’ipotesi sul tavolo?

Non mi risulta, non credo che il ministro Bianchi e il presidente Draghi andranno in questa direzione. Continuare a sacrificare la vita dei ragazzi lo trovo folle, hanno bisogno di relazioni sociali e di amicizie. Bisogna introdurre subito le mascherine FFp2 in classe.

Non sarebbe utile un rinvio del ritorno in classe per mettere al sicuro la campagna vaccinale dei più piccoli?

Non basterebbe un prolungamento delle vacanze di Natale di una settimana a migliorare la situazione. Bisogna invece sensibilizzare maggiormente i pediatri, perché convincano le famiglie a vaccinare i figli. È uscita proprio ieri la notizia di un ricovero di un neonato di un mese per Covid, e purtroppo le vittime tra i minori non sono mancate, sono più di 30.

Sta facendo discutere l’ipotesi di introdurre la dad solo per chi non è immunizzato, nel caso ci siano due positivi in classe. Per Lega e M5s però si tratta di una norma discriminatoria. Che ne pensa?

Non abbiamo ancora avuto nel Partito Democratico la possibilità di discutere del tema nel dettaglio, ma non penso sia giusto che un ragazzo venga messo in dad solo perché non è vaccinato, perché essendo minore non è una sua responsabilità, dipende dagli adulti. Credo sia più utile un confronto serio con i genitori, non penso vadano penalizzati i ragazzi. Anche secondo me sarebbe una decisione discriminatoria, a carico di persone che non avendo la maggiore età non sono libere di scegliere.

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