Video Almasri, Licheri (M5s) a Fanpage: “Governo Meloni l’ha aiutato a scappare, una macchia che resterà”

Ha sollevato forti polemiche politiche un video diffuso dai media libici in cui si vede Osama Najeem Almasri aggredire un uomo in strada, a Tripoli. Le immagini hanno riacceso le critiche delle opposizioni al governo Meloni, che a gennaio liberò Almasri dopo che le autorità lo avevano arrestato. E poi lo mise su un volo di Stato diretto a Tripoli per riportarlo a casa.
Ettore Licheri, senatore del Movimento 5 stelle, ha detto a Fanpage.it che il caso Almasri è una "macchia indelebile" che resterà nella storia di questo governo e della politica estera italiana. E ha commentato anche l'altro caso politico di questi giorni: gli attacchi di Matteo Salvini a Emmanuel Macron, la reazione della Francia e l'evidente rottura interna che c'è nel governo Meloni – per quanto effettivamente Macron, secondo Licheri, "faccia di tutto per cercare di sabotare il processo di pace".
Il video di Almasri che aggredisce (e forse uccide) un uomo per strada peggiora la situazione del governo Meloni nella vicenda?
Innanzitutto sottolineo che il governo, ufficialmente, non ha ancora commentato il video: la voce della presidente del Consiglio, ancora una volta, non si è sentita. Detto questo, il caso Almasri è una macchia che resterà negli anni a venire. Una pagina buia della politica estera italiana. Dal 2012 il nostro Codice penale punisce per favoreggiamento chi aiuta una persona a eludere le indagini, "comprese quelle svolte da organi della Corte penale internazionale".
Il governo italiano era tenuto a ottemperare alla richiesta di arresto di Almasri da parte della Corte penale. E invece non solo lo ha lasciato libero, ma lo ha anche aiutato nella fuga. Ha gettato sull'Italia un enorme discredito. Se questo tizio, tornato in libertà, ripete i suoi crimini ed elimina le prove uccidendo i testimoni che hanno contribuito all'indagine su di lui – perché adesso sa i nomi e i cognomi di chi lo ha accusato – la responsabilità è anche del nostro governo.
La Rada, la milizia libica di cui Almasri fa parte, ha fatto sapere che il video sarebbe del 2021 o del 2022, e che l'uomo aggredito non sarebbe stato ucciso, ma solo ferito lievemente. Al di là dell'affidabilità di queste informazioni, sono distinzioni che cambiano qualcosa nel caso?
No. Se si vogliono conoscere i crimini di Almasri, per noi vale ciò che un organo di giustizia internazionale ha raccolto, la decisione del procuratore capo della Corte Penale Internazionale. Quel video al più conferma l'efferatezza dei fatti che sono descritti in quel mandato di cattura. Resta in ogni caso lo scandalo politico. Nordio sapeva tutto e ha mentito in Aula perché la verità non emergesse.
Il ministro Piantedosi ha commentato le immagini, dicendo che il governo italiano sapeva che Almasri fosse pericoloso, ed "in parte" per questo che lo ha espulso. Ovvero riportato in Libia su un volo di Stato. Una spiegazione che non torna?
Un ossimoro. Se un soggetto è pericoloso, devi privarlo della libertà di muoversi. Altrimenti lo metti nelle condizioni di esercitare ulteriormente la propria violenza. Il governo ha regalato la libertà a un soggetto pericoloso per il popolo italiano, e non solo per il popolo italiano. Come dicevo, una macchia indelebile.
L'altro tema che ha agitato la politica nazionale in questi giorni, soprattutto nel centrodestra, sono gli attacchi di Matteo Salvini a Emmanuel Macron e la reazione della Francia. Il ministro Tajani ha risposto: "La politica estera la facciamo Meloni e io". Questo chiude la situazione?
No, perché non è accettabile che un vicepresidente del Consiglio possa essere tacciato da un altro esponente del governo dicendo "Tu stai zitto perché non non tratti le le questioni internazionali". O gli togliamo la carica di vicepresidente del Consiglio e gli diciamo di occuparsi solo ed esclusivamente dei treni – e forse sarebbe la cosa migliore, visto che sono in una condizione disperata – oppure questo governo ha un problema, come diciamo da anni: non c'è una linea politica univoca.
Cosa ne pensa delle dichiarazioni di Salvini da cui è nata la polemica?
Salvini si finge pacifista, ma politicamente non ha mai avuto nulla del pacifismo. Lo fa per rompere l'equilibrio nel governo italiano. E ha un interesse a entrare nella politica francese vista la sua vicinanza a Marine Le Pen. È il Salvini provocatore che conoscemmo già ai tempi del governo Conte I: con modi sguaiati, sgraziati, frasi lasciate lì a metà; una bestia ferita, si sente debole e diventa pericoloso. Così danneggia tutta l'Italia.
Nel merito è d'accordo con le parole del leader della Lega? Anche il Movimento 5 stelle ha criticato duramente Emmanuel Macron in più occasioni.
Che Macron, come i principali leader europei, faccia di tutto per cercare di sabotare il processo di pace lo diciamo da tantissimo tempo. Basta registrare le uscite malaccorte dei leader appena si intravede un percorso diplomatico. Non è una coincidenza. Le dichiarazioni di Macron vanno lette come un tentativo di spezzare una possibile soluzione politica al conflitto russo-ucraino. Le dichiarazioni di Salvini, invece, vanno lette come il tentativo di creare una rottura interna.