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Ue impone nuove sanzioni alla Bielorussia, Lukashenko: “Manderemo i migranti in Germania in aereo”

Il Consiglio europeo dei ministri degli Esteri ha deciso di ampliare il pacchetto di sanzioni contro la Bielorussia. Intanto il presidente Lukashenko ha detto di essere pronto a trasferire i migranti in Germania in aereo se la Polonia non aprirà dei corridoi umanitari.
A cura di Annalisa Girardi
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Aggiornamento: "Il Consiglio Ue ha modificato oggi il suo regime di sanzioni in considerazione della situazione alla frontiera dell'Ue con la Bielorussia, in modo da poter rispondere alla strumentalizzazione degli esseri umani effettuata dal regime bielorusso a fini politici", ha fatto sapere il Consiglio europeo Affari esteri in una nota.

La Bielorussia non vuole un conflitto al confine, dove la crisi dei migranti si fa sempre più critica, e punta il dito contro la Polonia. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa statale Belta, ha detto che sarebbe Varsavia ad aver bisogno dello scontro, per far fronte ad alcuni problemi con l'Unione europea. Da parte sua il governo di Minsk starebbe lavorando per rimpatriare migliaia di migranti bloccati al confine, ma i tentativi di convincere le persone a tornare in patria non avrebbero finora avuto esito positivo: "Nessuno vuole tornare indietro", ha detto Lukashenko. Per poi avvertire di essere pronto a trasferire i migranti in Germania in aereo, attraverso i voli della compagnia Belavia, se la Polonia non aprirà dei corridoi umanitari: "Li manderemo a Monaco con i nostri aerei se necessario".

Oggi il Consiglio europeo dei ministri degli Esteri si è riunito per discutere di nuove sanzioni contro la Bielorussia. Secondo Bruxelles, Minsk starebbe strumentalizzando la crisi al confine per fare pressione sull'Ue e costringerla a rivedere proprio il pacchetto di sanzioni che pesa sul Paese. Accuse che, secondo il ministero degli Esteri bielorusso, sono "assurde e infondate". Secondo il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Mass, invece la strategia del "regime" di Lukashenko è "disumana" e proprio per questo l'Ue non avrebbe alcuna intenzione di ritirare le sanzioni; al contrario, il vertice riunito a Bruxelles starebbe proprio valutando come inasprire le misure "contro singoli attivi nel traffico di esseri umani". Al tempo stesso dovrebbero essere sanzionate anche le compagnie aeree coinvolte in tali operazioni, a cui dovrebbe anche essere applicato il divieto di sorvolo e atterraggio in territorio comunitario.

Arrivando al summit l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell, ha detto: "Ho detto al ministro della Bielorussia che la situazione  è completamente inaccettabile, che deve essere fornito aiuto umanitario, e dobbiamo vedere come possiamo risolvere il problema per fermare il flusso, i voli. È quasi fatta con i Paesi di origine, il mio collega Schinas è a Baghdad, ma bisogna fornire aiuto umanitario a queste persone e prevenire ogni tipo di attacco ibrido". Borrell ha anche comunicato di essersi sentito al telefono con i ministri di Polonia e Lituania e di aver parlato con il segretario generale della Nato. Per poi confermare che oggi sarà "approvato un nuovo pacchetto di sanzioni contro i responsabili bielorussi" di quanto sta accadendo.

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