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Vaccinazioni, per il prossimo anno scolastico basterà un’autocertificazione

Secondo gli annunci fatti oggi dalla ministra della Salute Giulia Grillo, domani potrebbe essere ufficiale un provvedimento del governo che consentirà ai genitori di presentare solo un’autocertificazione per i ragazzi che frequenteranno il prossimo anno scolastico.
A cura di Annalisa Cangemi
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Novità sui vaccini per il nuovo anno scolastico. Per poter entrare in classe, il prossimo settembre, potrebbe bastare che i genitori presentino un'autocertificazione delle avvenute vaccinazioni e non, come previsto dalla legge, la certificazione di avvenuta vaccinazione da parte della Asl, la cui scadenza di presentazione era prevista per il 10 luglio 2018. Sarebbe questo, a quanto si apprende, il contenuto di un provvedimento amministrativo dei ministeri Salute e Istruzione che sarà presentato domani.

La vacinazione resta obbligatoria insomma, da 0 a 16 anni, ma non sarà necessario, almeno per l'anno scolastico 20018-2019, fornire un documento sanitario. Dal governo arriva quindi un primo segnale che va verso un'indebolimento della legge varata dal ministro Lorenzin. Verrano però fatti dei controlli a tappeto, per verificare l'attendibilità delle autocertificazioni. Una delle motivazioni che hanno reso necessario questo step intermedio è l'assenza di un’anagrafe vaccinale nazionale in cui consultare i dati sulla situazione sanitaria dei bambini.

"Proprio in questi giorni il Ministero della Salute è al lavoro, insieme al ministero dell'Istruzione, per individuare le iniziative più idonee", ha spiegato la ministra della Salute Giulia Grillo, rispondendo al Question time alla Camera proprio sulle vaccinazioni obbligatorie per l'iscrizione al prossimo anno scolastico. Ha precisato che non si tratterà di "una semplice proroga, ma una significativa semplificazione dell'onere documentale a carico dei genitori dei minori di anni sedici, che frequentano le scuole di ogni ordine e grado e i servizi educativi per l'infanzia". Non sarà, ha spiegato Grillo, una misura temporanea, "ma un insieme di accorgimenti che rendano, progressivamente, sempre più pacifico e meno conflittuale il rapporto tra cittadino e istituzioni sanitarie e scolastiche".

Iniziative, ha detto, "che terranno certamente conto" del diritto all'inclusione, che è "rinvenibile nel contratto di Governo e che, dunque, costituisce la stella polare per la nostra attività in materia". L'obiettivo prioritario del Governo giallo-blu sul tema delle vaccinazioni, ha inoltre chiarito il ministro, "è in questo momento, rappresentato dalla volontà, da una parte, di alleggerire gli oneri ricadenti in capo alle famiglie senza che vengano in alcun modo compromesse le positive finalità di prevenzione che vanno riconosciute, senza alcun dubbio, alle vaccinazioni; e, dall'altra, di consentire a tutti i minori di poter frequentare gli asili nido e le scuole dell'obbligo".

La ministra ha assicurato poi che si terrà conto delle proposte di modifica che verranno avanzate dal Parlamento, nel rispetto delle prerogative delle Camere: "Un atto, questo – ha sottolineato Grillo – di doverosa attenzione alle prerogative parlamentari che, mi spiace far notare, non ha caratterizzato l'adozione del decreto sui vaccini da parte del precedente Governo, che non ha tenuto in debita considerazione le tante sollecitazioni provenienti dalle minoranze che avrebbero potuto rendere più pacifica e serena l'applicazione della nuova normativa".

"Il ‘depotenziamento' dell'obbligo, unito alle frasi del ministro Salvini sulla pericolosità dei vaccini, rischiano di far perdere rapidamente i progressi fatti negli ultimi mesi sulle coperture vaccinali". L'allarme è stato lanciato da Susanna Esposito, presidente dell'Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (Waidid), commentando l'iniziativa della ministra Grillo. "E' ovvio che l'autocertificazione è un depotenziamento, di fatto si torna alla situazione che c'era prima della legge – ha detto Esposito – "Se si unisce questo alle dichiarazioni recenti sulla pericolosità dei vaccini da parte di membri del governo si genera confusione nelle famiglie, con il risultato che le coperture torneranno a scendere. E' un vero peccato soprattutto perché la legge stava dando ottimi risultati, con i tassi in risalita sia per l'esavalente che per gli altri vaccini". L'obbligo, ricorda Esposito, che è anche ordinario di Pediatria all'università di Perugia, protegge soprattutto chi non può vaccinarsi, e non è un mero escamotage per far cassa con le sanzioni: "E' paradossale che da noi diventi sufficiente una autocertificazione quando ci sono posti come la California in cui non basta neanche il certificato ‘ufficiale', ma serve una analisi che certifichi che si è protetti". 

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