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Usura, così la criminalità organizzata garantisce liquidità alle famiglie in crisi per il Covid

Un fenomeno che si è aggravato durante l’emergenza coronavirus, quando le organizzazioni criminali hanno assicurato sostegno economico a molte famiglie e imprese in crisi di liquidità. Durante il lockdown il rischio di infiltrazione delle mafie nell’economia legale è aumentato pericolosamente. Ed è centrale nel rapporto annuale della commissaria antiracket e usura, Annapaola Porzio.
A cura di Annalisa Girardi
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Durante l'emergenza coronavirus la criminalità organizzata ha assicurato sostegno economico a molte famiglie e imprese in crisi di liquidità. Un fenomeno noto come "welfare mafioso di prossimità". Nel lockdown il rischio di proliferazione delle pratiche di usura e di infiltrazione della criminalità organizzata nell'economia legale è aumentato pericolosamente. Ed è centrale nel rapporto annuale della commissaria antiracket e usura, Annapaola Porzio. Nei primi nove mesi dell'anno il Comitato di solidarietà delle vittime di estorsioni e usura ha stabilito l'elargizione di più+ di 19 milioni di euro: i territori dove sono state presentate più istanze sono la Campania e la Puglia, seguite da Veneto e Lombardia.

Tanti soldi arrivati tempestivamente, nonostante la burocrazia spesso renda complicato l'arrivo degli aiuti in tempi rapidi. Ragion per cui spesso le vittime non presentano nemmeno denuncia. Le istanze infatti quest'anno sono diminuite, passando dalle 375 del 2018 alle 208 dell'anno scorso. "Non ci sono ancora dati sull’usura nei mesi del Covid, ma i nostri sensori sul territorio ci mandano notizie allarmanti. Quello che è maturato in questi mesi si sta tramutando solo adesso in denuncia ma che il fenomeno ci sia e sia da tenere costantemente monitorato è un dato di fatto incontrovertibile", ha detto la commissaria Porzio.

Già lo scorso luglio la Direzione investigativa antimafia (DIA) aveva lanciato l'allarme affermando che all’infezione sanitaria del virus si sarebbe affiancata l’infezione finanziaria mafiosa. Le mafie approfittano dell’emergenza coronavirus (che ha intensificato la povertà e il disagio sociale) per infiltrarsi ancora di più nel tessuto economico, proponendosi come welfare alternativo e offrendo le proprie risorse finanziarie in un momento di crisi di liquidità, avevano avvertito dall'antimafia. L'emergenza coronavirus, aveva concluso la DIA, "se non adeguatamente gestita nella fasi di ripresa post lockdown, può rappresentare un’ulteriore opportunità di espansione dell’economia criminale".

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