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Una sola donna su undici assessori: il Tar del Lazio azzera la giunta Alemanno

Il Tar del Lazio ha azzerato la giunta di Roma Capitale a causa del mancato rispetto delle quote rosa. Adesso si aspettano le mosse del sindaco Gianni Alemanno.
A cura di Alfonso Biondi
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Gianni Alemanno

Il Tar del Lazio azzera la giunta romana di Gianni Alemanno per il mancato rispetto delle quote rosa. La sentenza è arrivata questa mattina. I giudici della seconda sezione, presieduti da Luigi Tosti, hanno quindi deciso di accogliere i ricorsi avanzati dai Verdi di Bonelli, da Monica Cirinnà del Pd, da Maria Gemma Azuni di Sel  e dalle consigliere di Parità della provincia di Roma e della regione Lazio, Francesca Bagni e Alida Castelli. "E' stata una battaglia vinta dalla civiltà"- è stato il telegrafico commento di Gianluigi Pellegrino, avvocato delle due consigliere Cirinnà e Azuni.

UNA SOLA DONNA IN GIUNTA- In effetti la giunta di Roma Capitale non pareva puntare molto sul gentil sesso, facendo registrare la presenza di una sola donna su un totale di 11 assessori. La "principessa" in questione è Sveva Belviso che ricopre la carica di assessore alle politiche sociali. Il rapporto di 11 a 1 è decisamente sproporzionato a favore del sesso forte e disattende quindi il principio delle pari opportunità enunciato nello Statuto comunale.

IL RIMPASTO DI GENNAIO- Il problema delle quote rosa nella giunta capitolina, però, è una questione molto più datata. In occasione dell'ultimo rimpasto di giunta del gennaio 2011 (effettuato a seguito dello scandalo Parentopoli) , oltre a Croppi, Marchi, De Lillo e Leo, venne fatta fuori anche Laura Marsilio, assessore alle Politiche scolastiche. Alla donna subentrò Gianluigi De Palo. Prima che la Marsilio venisse silurata le donne in giunta erano 2; dopo il rimpasto, invece, il numero si è dimezzato.

COSA SUCCEDERA'?- Alemanno nei giorni scorsi aveva dichiarato che qualora la sentenza fosse stata per lui negativa ne avrebbe preso atto e avrebbe modificato la giunta. La questione non è però di facile risoluzione, anche perché  le correnti del Pdl romano sono molte e ognuna di loro esige delle poltrone da assessore. Ed è questo il motivo per il quale il rimpasto di gennaio fu più faticoso del previsto. Attendendo le mosse di Alemanno…

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