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Tutti i migranti che arrivano in Italia saranno vaccinati immediatamente contro il Covid

Draghi ha annunciato che i migranti che arriveranno in Italia saranno tutti vaccinati contro il Covid immediatamente, così come è stato fatto con i rifugiati afghani nei giorni scorsi. Durante la conferenza stampa di oggi pomeriggio il presidente del Consiglio ha difeso la ministra Lamorgese: “Lavora molto bene e il problema immigrazione è difficile, non esiste la bacchetta magica per risolverlo”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Vaccino contro il Covid immediato a tutti i migranti che arrivano in Italia. Durante la conferenza stampa di questo pomeriggio il presidente del Consiglio ha risposto ad alcune domande sull'Afghanistan, oltre che sulla questione Covid e sull'estensione ulteriore del green pass che avverrà nelle prossime settimane. In questa occasione Draghi ha fatto una riflessione: "È stato individuato un percorso speciale per i rifugiati afghani, accolti in strutture diverse da quelle consuete appoggiate a ministero della Difesa e degli Interni, è stata data loro condizione di rifugiati e sono stati tutti vaccinati immediatamente". E qui ha annunciato: "La pratica di vaccinazione immediata verrà allargata a tutti i migranti che arriveranno, abbiamo deciso insieme al ministero degli Interni e della Difesa". Per gli afghani arrivati in Italia "inizierà un processo di integrazione, come si fa nei casi di coloro che sono arrivati a quello stadio", ma "c’è ancora tanta gente che dovrebbe essere portata via, in molti sono usciti nei Paesi confinanti e le nostre forze diplomatiche e anche quelle di altri Paesi stanno cercando di recuperarli".

A proposito di migranti, Draghi ha risposto a diverse domande sugli strappi della Lega e sulle critiche di Matteo Salvini alla ministra dell'Interno: "Il chiarimento politico le fanno le forze politiche – ha spiegato – È chiaro che è auspicabile una certa convergenza di una maggiore disciplina nelle decisioni politiche". Ma in ogni caso il messaggio deve essere chiaro: "Il governo va avanti". Poi ha difeso a più riprese la titolare del Viminale: "La ministra Lamorgese lavora molto bene, il problema – immigrazione, ndr – è difficile, non esiste qualcuno che ha una bacchetta magica e lo risolve in un attimo. I numeri di quest’anno non sono spaventosi, abbiamo avuto anni molto peggiori di questi, quindi la ministra Lamorgese fa il suo dovere e lo fa bene".

Tornando ancora sull'argomento, Draghi ha detto che un incontro tra Salvini e Lamorgese potrebbe essere "interessante", ma soprattutto se il lavoro della ministra fosse confrontabile con "quello che succedeva quattro anni fa" e non "con la pandemia, quando si è fermato tutto compresi i migranti". Poi ha chiuso con una battuta: "Magari sarebbe meglio non trasmetterlo in televisione o in streaming".

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