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Tetto al prezzo del gas, in Ue manca ancora l’accordo: i partiti chiedono un intervento del governo

Tutti i partiti sono d’accordo sul tetto al prezzo del gas a livello europeo. Il problema sono le tempistiche: a livello Ue manca ancora un’intesa e si rischia di andare per le lunghe. Ma i cittadini non possono più aspettare e i leader chiedono al governo un intervento immediato sulle bollette.
A cura di Annalisa Girardi
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Solo qualche giorno fa l'Unione europea aveva annunciato di essere al lavoro per una proposta comunitaria sul tetto al prezzo del gas, in modo da contrastare i rialzi in bolletta che stanno mettendo in ginocchio famiglie e imprese. La Commissione europea sta in realtà elaborando un piano fatto di cinque diversi provvedimenti contro la crisi energetica: proprio su quella del tetto al prezzo del gas in realtà gli Stati membri rimarrebbero divisi. "Sul tetto al prezzo la strada è segnata e Berlino lo condivide. Entro settembre arriverà la proposta. Lavoriamo per avere una maggioranza", ha assicurato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, in un'intervista con Repubblica. E nel frattempo?

In Italia tutte le forze politiche sono pressoché d'accordo sulla necessità di imporre un tetto al prezzo del gas. Il problema, però, sono le tempistiche. I rincari in bolletta pesano sulle spalle dei cittadini già da settimane, se non mesi, e c'è chi non può più aspettare. Sulle bollette il governo aveva annunciato un intervento che sarebbe dovuto arrivare già questa settimana, ma le cose sono destinate ad andare un po' più per le lunghe del previsto. Nell'ultimo Cdm sono infatti stati definiti gli obiettivi programmatici di finanza pubblica e serve comunque un passaggio in Aula per utilizzare le risorse previste. Che, per la maggior parte, sono state stanziate nel nuovo decreto Aiuti, con cui appunto il governo intende contrastare i rincari in bolletta per famiglie e imprese.

E intanto? "La questione energetica che deve trovare risposte sia a livello europeo che nazionale. Se le risposte europee tardano bisogna che le risposte nazionali siamo più forti", ha commentato il segretario del Pd, Enrico Letta. Che chiede al governo, oltre al tetto al prezzo del gas, anche "un regime di prezzi amministrati per l'energia elettrica con il disaccoppiamento tra fonti fossili e rinnovabili; e poi il raddoppio del credito di imposta per le imprese e un nuovo contratto ‘bolletta luce sociale' per piccoli esercizi e famiglie con redditi medi e bassi; infine, non è più rinviabile un grande piano per le rinnovabili e il risparmio energetico".

Matteo Salvini, da parte sua, continua a chiedere un immediato scostamento di bilancio. "Per la Lega l’emergenza è la bolletta della luce e del gas, continuano a chiedere a tutti gli altri partiti di darci una mano e fermare l’aumento delle bollette. Chi dice di no, chi perde tempo, chi rimanda, non ama questo Paese. Se l’Europa non mette un tetto, se l’Europa non da un contributo il governo italiano ha il dovere di intervenire subito. Richiamo un disastro peggio del Covid, mi stupisce che qualcuno non lo capisca, che viva su Marte. Chiunque si rifiuti adesso di intervenire mettendo tutti i soldi necessari per bloccare le bollette di luce e gas non ama l’Italia",

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