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Covid 19

Test sierologici, le richieste dei partiti: venderli in farmacia e farli gratis a 10% popolazione

Martedì 9 giugno il Senato discuterà le mozioni di maggioranza e opposizione sui test sierologici. Una serie di proposte che puntano a impegnare il governo a incentivare il ricorso ai test veloci per l’individuazione degli anticorpi. Fdi propone di venderli in farmacia, mentre Forza Italia chiede di effettuarli almeno sul 10% della popolazione di ogni Regione gratuitamente.
A cura di Stefano Rizzuti
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Vendere i test sierologici in tutte le farmacie o avviare un’analisi gratuita in tutte le Regioni su almeno il 10% della popolazione. Sono queste alcune delle proposte sui test sierologici presentate nelle mozioni che verranno discusse al Senato martedì 9 giugno, a partire dalle 12. L’obiettivo, comune a tutte le forze parlamentari, è quello di incentivare sempre più il ricorso ai test rapidi per capire quante persone siano effettivamente entrate in contatto con il virus Covid-19. Fratelli d’Italia propone di aumentare i test vendendoli anche in farmacia, come un normale test di gravidanza. Forza Italia, invece, punta ad avviare una ricerca su base regionale che coinvolga il 10% dei cittadini di ogni territorio facendoli sottoporre, gratuitamente, al test. La Lega chiede regole uniche nazionali certe, mentre la maggioranza vuole che vengano previste linee univoche per l’utilizzo dei test, predisponendo anche una piattaforma digitale su cui far confluire tutti i dati.

La mozione di Fdi: test sierologici anche in farmacia

La prima mozione è quella presentata da Fratelli d’Italia, a prima firma Zaffini. Nel testo si legge che l’app Immuni presenta criticità e non è sufficiente ed efficace per “monitorare e contenere la diffusione del virus”. La mozione si concentra soprattutto sul cosiddetto test pungidito, ritenuto di “semplice esecuzione e di immediato riscontro”. Il testo impegna il governo a “destinare le risorse necessario per l’acquisto da parte delle Regioni di test rapidi” per rilevare gli anticorpi IgG e IgM, regolamentando l’utilizzo di questi test pungidito. Inoltre Fdi chiede di “autorizzare la libera vendita dei dispositivi validati in farmacia”, così come avviene, per esempio, con i test di gravidanza.

La mozione di Fi: test gratuiti in ogni Regione

La mozione di Forza Italia, a prima firma Siclari, sottolinea l’importanza dei test sierologici in considerazione dell’alto numero di infetti asintomatici. Fi sottolinea che i test possono essere erogati con facilità anche dai laboratori privati e accreditati e per questo chiede al governo di fornire incentivi per effettuarli su almeno il 10% della popolazione di ogni Regione. Effettuare questi test, inoltre, permetterebbe di rivedere le stime sulla mortalità, ad oggi “più elevate rispetto alla media europea e globale”. Inoltre, Fi lega il tema dei test sierologici a quello del plasma, ritenendo che insieme possano essere una “forte risposta” al Covid. La mozione impegna il governo a rendere note le informazioni sulla validazione dei test sierologici, adottando inoltre iniziative per effettuare i test gratis sul 10% della popolazione di ogni Regione. Infine, chiede di attivare studi per confermare l’efficacia del plasma e una banca nazionale del plasma immune da distribuire nei presidi ospedalieri.

La mozione della Lega: creare centrale nazionale emergenza

La Lega, nella sua mozione, ricorda che i test sierologici non possono essere usati per l’attività diagnostica e non possono quindi sostituire i tamponi. Ma servono per “stabilire il numero reale di persone venute in contatto” con il Covid. Motivo per cui non basta il test sul campione nazionale avviato dal governo, per i senatori leghisti. La mozione impegna il governo a creare una centrale nazionale dell’emergenza rafforzando le reti di sorveglianza e monitoraggio dell’epidemia. Si chiede, inoltre, di aggiornare tempestivamente le linee guida e i protocolli per avere regole certe. Infine, si punta a potenziare la rete dei laboratori di sanità pubblica.

La mozione di maggioranza: creare piattaforma digitale

L’ultima mozione è quella presentata dalle forze di maggioranza. Che sottolineano come i test sierologici siano utili soprattutto per una valutazione epidemiologica della circolazione del virus e per rivalutare la mortalità da Covid in Italia. Il test, “pur importante a fini di ricerca e valutazione epidemiologica, non può essere usato nell’attività diagnostica e non può in alcun modo sostituire i test molecolari”. La maggioranza, quindi, vuole impegnare il governo a “definire in tempi rapidi il fabbisogno di test molecolari” e a sostenere il loro utilizzo soprattutto in luoghi sensibili come le strutture sanitarie. Chiede, ancora, linee univoche per l’utilizzo dei test molecolari e sierologici sull’intero territorio nazionale. Infine, la mozione chiede di creare una piattaforma digitale in cui far confluire tutti i dati regionali sulle indagini sierologiche e molecolari.

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