26 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Terrorismo? La minaccia per l’Italia viene dai lupi solitari, non dai gruppi”, dice Mantovano

La minaccia terrorista in Italia non è tanto quella dei gruppi organizzati, come quello che ha agito a Mosca, quanto del reclutamento online e dei lupi solitari. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.
A cura di Annalisa Girardi
26 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo l'attentato di Mosca, rivendicato dall'Isis, torna la paura del terrorismo in Europa. In Italia un attacco di un gruppo come quello che ha colpito la capitale russa, con un bilancio di 137 morti, sarebbe stato intercettato anzitempo, spiega il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla sicurezza, Alfredo Mantovano, secondo cui il rischio per il nostro Paese deriva più che altro dai lupi solitari e dal reclutamento online.

Intervistato a In Mezz'Ora, su Rai 3, Mantovano ha sottolineato che in Italia "la minaccia non è tanto quella di gruppi organizzati", come quello che ha agito a Mosca. "Non possono non avere avuto una preparazione e dei supporti logistici, in Italia verrebbero intercettati prima", ha aggiunto il sottosegretario, spiegando che "il fonte della minaccia più preoccupante è il reclutamento online" che potrebbe attivare dei lupi solitari "come capitato in altri Paesi europei".

E ancora: "L'Italia ha sempre mantenuto costante l'attenzione verso una minaccia terroristica, su più fronti tra loro collegati. Sul fronte del contrasto, l'Italia realizza da anni una sorta di difesa anticipata con delle norme che vengono applicate, e che sanzionano anche la mera adesione online ad un gruppo terroristico".

Commentando quanto accaduto a Mosca, Mantovano ha aggiunto che l'attentato mostrerebbe tutta la debolezza del Cremlino: "È una prova di grande debolezza da parte di un regime che basa la sua credibilità sulla capacità di garantire la sicurezza. Richiama quella debolezza e incertezza emersa nelle prime ore, durate parecchio, dell'avanzata della brigata Prigozhin: anche lì c'era una paralisi tipica dei regimi autocratici che basano tutto sull'ordine dall'alto". Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha quindi concluso: ""L'esperienza dei sistemi democratici è di vagliare qualsiasi informazione. Se gli israeliani avessero valutato fino in fondo le informazioni degli egiziani il 7 ottobre avrebbe potuto essere stata una giornata in parte diversa".

26 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views