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Tax credit, Giuli dice che il ministero non ha avuto contatti con Francis Kaufman: “Mai più film fantasma”

Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha risposto a un’interrogazione sul tax credit, e in particolare sulle misure che il governo intende intraprendere per evitare abusi, anche alla luce del denaro elargito per il film diretto da Francis Kaufman, presunto assassino di Villa Pamphilj.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha risposto in Aula a Montecitorio a un'interrogazione di Forza Italia, illustrata dalla parlamentare di Dalla Chiesa, sulle iniziative mirate al recupero delle risorse indebitamente erogate nell'ambito del cosiddetto tax credit, anche alla luce di recenti notizie di stampa, e in particolare al caso di Francis Kaufman, che sarà estradato in Italia la settimana prossima, accusato del duplice omicidio della compagna, Anastasia Trofimova e della figlia di 11 mesi, Andromeda. I cadaveri di mamma e figlia sono stati ritrovati il 7 giugno a Villa Pamphilj, a Roma.

A quanto risulta, il 46enne californiano Francis Kaufman, che si faceva chiamare Rexal Ford, avrebbe ottenuto dal ministero della Cultura italiano oltre 800mila euro di tax credit per un film da lui diretto, la commedia ‘Stelle della notte', mai distribuito. Il finanziamento da 863mila euro, risulta approvato nel 2020 e sarebbe stato concesso a Kaufman tramite una società italiana di consulenza. Ora i pm romani che indagano sul caso vogliono capire se le risorse sono state solo deliberate o anche concretamente erogate, ed eventualmente a chi, e potrebbero aprire un nuovo fascicolo in cui il presunto omicida potrebbe anche figurare come parte lesa nell'ambito di una truffa o tentata truffa ai danni dello Stato. 

Davanti questo caso clamoroso, e dinanzi ai possibili rischi che fondi pubblici vengano elargiti soggetti privi di requisiti, Forza Italia ha presentato quest'interrogazione.

Cosa ha detto Giuli sulle risorse erogate per il film di Kaufman

"Da anni il settore delle produzioni cinematografiche in difficoltà, tutti i colleghi in quest'Aula hanno ricevuto richieste d’aiuto. Tante volte abbiamo dovuto rispondere che non c'erano fondi sufficienti. Poi però apprendiamo che nel novembre 2020, durante il secondo governo Conte, il ministero della Cultura ha concesso una tax credit da oltre 860mila euro per un film mai realizzato, ‘Stelle della notte', a un presunto regista, Rexal Ford, nome dietro cui si nascondeva Francis Kaufman, arrestato perché accusato del duplice omicidio della sua compagna e della sua bambina. Risorse pubbliche assegnate a un soggetto che si presenta sotto falso nome, con precedenti per reati violenti, senza che nessuno si accorgesse dell'inganno, con la collaborazione di una casa di produzione, che secondo la stampa avrebbe già ottenuto altri finanziamenti per film in gran parte mai usciti. Quali azioni intende intraprendere il governo?", ha domandato Rita Dalla Chiesa.

Il relazione al caso di Kaufman, Giuli ha specificato che "si tratta di un credito di imposta per l'attrazione di investimenti stranieri in Italia, un'agevolazione specifica per consentire lo svolgimento nel nostro Paese di attività connesse alla realizzazione di opere internazionali da parte di un produttore esecutivo italiano, nel caso di specie Coevolution, sul quale stiamo facendo chiarezza".

"Non mi risulta che la Direzione generale Cinema abbia intrattenuto rapporti di alcun tipo con Francis Kaufman – ha assicurato il ministro Alessandro Giuli – Sulla specifica vicenda ci sono, come sapete, indagini in corso da parte della magistratura, sia contabile sia penale, alla quale stiamo fornendo la massima collaborazione, come dimostra il fatto che ho personalmente accompagnato il personale di polizia giudiziaria nella sede della Dg Cinema accertandomi della trasmissione dei documenti richiesti. Riteniamo assolutamente necessario e doveroso che le risorse disponibili siano allocate in modo trasparente, in modo da premiare solo comportamenti virtuosi, mai più film fantasma".

"Le agevolazioni previsti dalla legge 2020 del 2016 a sostegno del settore cinematografico e audiovisivo, in particolare il credito di imposta, hanno contribuito alla crescita del mercato. Ma c'è un ma. A seguito di un confronto con gli operatori del settore,  questo governo ha ritenuto necessario razionalizzare i criteri di attribuzione delle risorse e degli incentivi per eliminare le distorsioni che si sono verificate in passato. Già nel corso del 2024 sono adottati nuovi decreti ministeriali, che hanno disciplinato il credito di imposta, consentendo di rendere più cogenti i parametri per accedere alle agevolazioni".

"La settimana scorsa alcune misure adottate sono già entrate in vigore: divieto di subappaltare a soggetti terzi; l'obbligo per i fornitori dei servizi di esplicitare il personale coinvolto in ciascuna prestazione, l’inserimento del titolo dell’opera nei documenti di spesa, pena l'ineleggibilità del costo, la possibilità per la direzione generale competente di effettuare valutazioni sulla congruità dei costi, l'inasprimento delle sanzioni a carico del revisore che effettua certificazioni del costo, l'estensione delle casistiche di esclusione dai benefici per i successivi 5 anni, in caso di dichiarazioni mendaci", ha detto Giuli.

"Sono state adottate altre misure di controllo, con decreti del 26 giugno 2025: piena tracciabilità dei flussi finanziari, anche attraverso l'obbligatorietà di un conto corrente dedicato, in relazione alla produzione esecutiva di opere straniere la consegna dell’intera opera realizzata. Con mio decreto, abbiamo destinato ingenti risorse al rafforzamento a queste attività di controllo".

Il ministro Giuli sempre durante il question time poi ha risposto ad altre due interrogazioni sul tema del tax credit, rivendicando i risultati ottenuti dal governo Meloni. "L'obiettivo del Governo è di rendere il tax credit un incentivo a prova di truffa".

"I correttivi adottati da questo Governo vanno nella direzione di una sempre maggiore efficacia nei controlli, e i primi risultati si stanno vedendo: attualmente le richieste di accesso all'incentivo avvengono da parte di imprese cinematografiche di altissimo livello. Se prima ad accedere al tax credit poteva figurare Charles Kaufman alias Rexal Ford grazie a un presunto prestanome italiano, oggi c'è Mel Gibson, assieme ad altri artisti di caratura stellare".

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