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Ponte sullo Stretto di Messina

Tajani dice che il Ponte sullo Stretto sarà utile per l’evacuazione in caso di “un attacco da Sud”

Secondo il ministro degli Esteri, il Ponte sullo Stretto potrebbe servire anche per “un’evacuazione in caso di attacco dal fronte Sud”. Il presidente dei 5S, Giuseppe Conte: “Non sanno più cosa inventarsi per giustificare un progetto fallimentare”.
A cura di Giulia Casula
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Il Ponte sullo Stretto tornerà utile se dovesse essere necessario far evacuare i cittadini italiani in caso di un attacco da Sud. A ipotizzare questo scenario è stato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenuto ieri in un punto stampa in uscita del Consiglio affari esteri dell'Unione europea a Bruxelles.

Il Ponte sullo Stretto "quando ci sarà, rappresenterà un punto importante per il trasporto, per l'evacuazione e per garantire la sicurezza nel caso di un attacco da Sud del fronte Nato", ha detto rispondendo a una domanda sul progetto fortemente sostenuto da Matteo Salvini. "Non è solo l'acquisto di armi la sicurezza", ha spiegato ancora. "Ho una visione della sicurezza molto ampia. Le infrastrutture sono fondamentali per garantire la sicurezza. Credo che si debbano inserire anche ospedali militari, e non solo. Negli interventi e nel conto della percentuale di spese per la sicurezza. Immaginiamo un ospedale spercializzato per le vittime di attacchi Nbc (nucleare-batteriologico e chimico). Speriamo che non accada ma bisogna essere pronti", ha aggiunto.

Non è chiaro che cosa intendesse precisamente il titolare della Farnesina quando ha parlato di "un attacco da Sud", se si riferisse a uno scenario lontano o a un'ipotesi in qualche modo plausibile. Il leader di Forza Italia infatti, si è limitato a un accenno generico e non ha specificato in quali circostanze potrebbe verificarsi una situazione simile.

Dopo il secondo stop ricevuto gli scorsi giorni dalla Corte dei Conti, il governo è in attesa di leggere le motivazioni che hanno spinto i giudici a negare il visto di legittimità alla delibera Cipess, quella che ha dato via libera al progetto del Ponte. Sul suo futuro e sull'avvio dei cantieri restano diverse incognite. Molto dipenderà dalla possibilità di mettere mano ai rilievi dei magistrati contabili e sanarli per riuscire così ad avviare il progetto. In alternativa, Palazzo Chigi potrebbe valutare di forzare le procedure e procedere con una "registrazione con riserva": una pratica consentita dalla legge, ma che potrebbe inasprire i rapporti con le toghe, oltre che rivelarsi difficile da attuare.

Le dichiarazioni di Tajani hanno suscitato la reazione del leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che le ha definite un maldestro tentativo di giustificare un progetto "fallimentare". "Per Tajani il Ponte sullo Stretto è importante ‘anche per l'evacuazione, per garantire la sicurezza in caso di un attacco da sud. Esiste anche il fianco sud della Nato'", ha scritto sui social. "Non sanno più cosa inventare per giustificare oltre 13 miliardi bloccati su progetti fallimentari, sonoramente bocciati. Credo sia più urgente evacuare la Sicilia dalla malagestione del centrodestra fra infrastrutture e servizi colabrodo, liste d'attesa infinite e le notizie inquietanti sugli appalti truccati in sanità", ha concluso.

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