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Superbonus, arrivano nuove lettere dal Fisco: chi le riceverà e cosa fare per mettersi in regola

È partito l’invio di 12mila lettere dell’Agenzia delle Entrate a coloro che hanno usato il Superbonus 110% ma poi non hanno aggiornato le rendite catastali. I destinatari delle missive del Fisco non devono preoccuparsi: non si tratta di una sanzione, ma di un avviso. È necessario mettersi in regola, oppure dimostrare che si sono seguite le norme.
A cura di Luca Pons
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Circa 12mila persone stanno per ricevere una lettera del Fisco riguardante l'uso del Superbonus e l'aggiornamento delle rendite catastali. L'invio era stato anticipato all'inizio del mese, e mercoledì 29 ottobre sono partite le prime comunicazioni. Si tratta di avvisi dell'Agenzia delle Entrate, che comunque non costituiscono una sanzione immediata: solo la notifica che qualcosa non risulta in regola. È ancora possibile risolvere il problema aggiornando il valore catastale della propria casa dopo i lavori. O anche, se lo si ritiene, spiegare la propria posizione e dimostrare che è regolare.

Chi riceve la lettera del Fisco sul Superbonus

La prima tranche di lettere, circa 3mila, era stata inviata ad aprile. Oggi i destinatari sono parte della stessa categoria. Ovvero, proprietari di casa che hanno approfittato del Superbonus 110% ma poi non hanno completato la pratica, aggiornando la rendita catastale dell'immobile. In particolare, questa tornata di lettere è rivolta ai proprietari di immobili che hanno una rendita catastale molto bassa anche se hanno subito lavori molto costosi, sproporzionati rispetto al valore ‘ufficiale' dell'abitazione.

L'aggiornamento della rendita catastale è un passaggio che non è sempre obbligato, ma lo diventa se i lavori alzano in modo significativo il valore di un'abitazione. Nel caso del Superbonus, trattandosi di interventi che erano mirati a migliorare la classe energetica della casa, è facile che questa soglia sia stata superata. Tanto più se la rendita dichiarata al momento è molto bassa rispetto alla somma spesa per i lavori edilizi.

Peraltro, gli invii non si fermeranno qua. Il piano ufficiale dell'Agenzia delle Entrate è di mandare 15mila lettere (ufficialmente "segnalazioni per la regolarizzazione catastale degli immobili con interventi edilizi agevolati") quest'anno, poi 20mila l'anno prossimo e 25mila nel 2027. Presumibilmente, man mano le lettere arriveranno a contribuenti in situazioni irregolari sempre meno ‘estreme' e più incerte.

Cosa fare se arriva una segnalazione dell'Agenzia delle Entrate

Come detto, la lettera che arriva dall'Agenzia delle Entrate non è una sanzione, e neanche un atto formale che dà il via a un controllo. Si tratta, invece, di una "segnalazione". Ovvero, un avviso: il Fisco ha notato che il valore della casa e quello dei lavori svolti non quadrano, e invita a mettersi in regola.

Chi la riceve, quindi, ha l'occasione di andare al catasto e regolarizzare la situazione, aggiornando la rendita catastale dell'immobile con una sanzione ridotta in caso di ritardo. Una rendita catastale più alta pagherà a maggiori spese per l'Imu, per la Tari e per le imposte di successione, ad esempio. Ma eviterà che il Fisco passi ai controlli e a sanzioni ben più severe.

Se, invece, si ritene di essere già a norma, lo si può comunicare. È sempre possibile rispondere all'Agenzia fornendo più informazioni che chiariscano il quadro e spieghino perché, in realtà, non si era tenuti ad aggiornare la rendita catastale. Naturalmente, spetterà poi al Fisco valutare se quelle informazioni aggiuntive bastino per chiudere il caso oppure no.

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