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Stato di emergenza e Green Pass, le date da tenere a mente: ecco il calendario delle riaperture

1° marzo, 31 marzo, 15 giugno. Sono alcune delle date da tenere a mente nel calendario di riaperture del governo. Da oggi non sono più obbligatorie le mascherine all’aperto, vediamo quali sono le prossime tappe.
A cura di Annalisa Girardi
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Cambiano ancora le regole anti contagio del governo: da oggi riaprono le discoteche dopo mesi di stop forzato a causa della pandemia e non sono più obbligatorie le mascherine all'aperto. Un nuovo passo verso il ritorno alla normalità che si aggiunge a quelli fatti nelle ultime settimane, tra l'eliminazione delle restrizioni per i vaccinati anche nelle zone rosse e la durata illimitata del Green Pass dopo la terza dose. Con l'addio alle mascherine all'aperto sicuramente il Paese passa un altra tappa simbolica dell'avvio verso una nuova fase, quella della convivenza con il virus: ci sono però ancora una serie di passaggi da compiere, sempre curva dei contagi permettendo.

Il primo è sicuramente quello che ci aspetta il 31 marzo, quando scadrà lo stato di emergenza. Allora potrebbe anche venire meno l'obbligo di mascherine anche al chiuso, ma non è ancora chiaro cosa intenda fare il governo nello specifico. Tutto porta però a pensare a un superamento dello stato di emergenza, rinnovato ininterrottamente per due anni.

Anche se nel frattempo entrerà in vigore una nuova restrizione (l'obbligo di esibire il Super Green Pass a lavoro per gli over 50 a partire dal 15 febbraio), il percorso verso la piena riapertura è ormai tracciato. Dal 1° marzo, in questo senso, dovrebbe aumentare nuovamente la capienza degli impianti sportivi, sia all'aperto che al chiuso, come annunciato anche dal ministro della Salute, Roberto Speranza, e dalla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali: si va verso un 75% e un 60% rispettivamente all'aperto e al chiuso. Se la situazione epidemiologica continuasse poi  la tendenza in positivo, si lavorerà per ampliare ulteriormente le capienze.

Ma torniamo allo scadere dello stato di emergenza. Con questo verrebbero meno anche tutte le norme speciali sullo smart working, ad esempio. E non è ancora chiaro cosa ne sarebbe del Green Pass: mentre c'è chi spinge per superare anche il sistema della Certificazione Covid insieme allo stato di emergenza, dal ministero della Salute frenano. Il Green Pass potrebbe  quindi rimanere in vigore più a lungo, forse fino alla fine dell'estate. O forse fino al 15 giugno.

Questa è un'altra data importante, in quanto si tratta del giorno in cui scadrà anche l'obbligo vaccinale per gli over 50 e per alcune speciali categorie di lavoratori, come il personale sanitario, quello scolastico e le forze dell'ordine. Potrebbe allora essere il momento in cui verrà superato anche il Green Pass, anche se la comunità scientifica e il ministero della Salute continuano a chiedere prudenza e insistono per mantenere lo strumento almeno per tutta l'estate ancora.

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