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Statali: verso il taglio di 200mila posti

Allo studio del Governo ci sarebbe un piano di tagli nel settore della pubblica amministrazione con un meccanismo legato ai pensionamenti anticipati.
A cura di Antonio Palma
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Ancora alle prese con il taglio dei costi della pubblica amministrazione il governo starebbe puntando la sua attenzione sulla situazione del Pubblico Impiego per recuperare altre risorse economiche. Come spiega Il Messaggero allo studio dell'Esecutivo infatti ci sarebbe un piano di ridimensionamento della spesa preparato dai tecnici del ministero del Lavoro insieme a quelli del Tesoro e della Funzione pubblica che prevede il taglio di circa 200mila dipendenti pubblici. Un piano molto complesso dunque che andrebbe a incidere su una platea di circa tre milioni di lavoratori e sicuramente con una durata abbastanza ampia nel tempo. Nel progetto di tagli del governo non sarebbero però previsti licenziamenti ma solo un complesso sistema di prepensionamenti non agevolati per i dipendenti over 57 che attualmente sono destinati a rimanere al lavoro per gli effetti della riforma previdenziale voluta dall'ex ministro del lavoro Elsa Fornero.

L'obiettivo finale è quello di risparmiare circa due miliardi di euro e il governo sarebbe già pronto a discuterne una prima bozza con le associazioni sindacali che però sono sul piede di guerra per via dei contratti e delle retribuzioni bloccate. L'occasione per una prima discussione potrebbe avvenire già a settembre quando il ministro Gianpiero D’Alia incontrerà i vertici dei rappresentanti dei lavoratori proprio per avviare la trattativa sul rinnovo dei contratti. Il punto d'incontro forse potrebbe essere quello di una promessa di ulteriori tagli più legati alle superpensioni, alle consulenze e agli sprechi come chiesto dai sindacati.

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