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Spostamenti tra Regioni, ecco dove sarà obbligatorio registrarsi e segnalare la propria presenza

Con la riapertura dei confini regionali si potrà tornare a circolare liberamente su tutto il territorio nazionale. Alcuni governatori del Mezzogiorno, tuttavia, preoccupati che l’arrivo dei turisti dai territori più colpiti portino con sé una nuova ondata di contagi, hanno imposto alcune regole per chi entra nelle Regioni del Sud. Vediamo di che si tratta.
A cura di Annalisa Girardi
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Da mercoledì 3 giugno è consentito muoversi su tutto il territorio nazionale, senza più l'obbligo di presentare il modulo di autocertificazione per giustificare gli spostamenti. La riapertura dei confini regionali è stata oggetto, nelle scorse settimane, di numerose polemiche. Un via libera generalizzato, se richiesto a gran voce dai governatori del Nord, preoccupava infatti le Regioni del Sud che contano ormai pochissimi nuovi casi. Si teme che l'arrivo di cittadini da parte delle zone settentrionali del Paese, quelle più colpite, porti con sé una nuova ondata di contagi anche nel Mezzogiorno. Ragion per cui il governatore della Sardegna, Christian Solinas, aveva comunicato l'intenzione di richiedere un passaporto sanitario ai cittadini lombardi che si sarebbero recati nell'isola, innescando le polemiche con il sindaco di Milano, Beppe Sala. Anche il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, è intervenuto sulla questione, giudicando come "incostituzionale" un'iniziativa di questo tipo. Accantonata l'idea del passaporto sanitario, la Sardegna ha comunque intenzione di imporre alcune regole per chi arriva nell'isola. E altre Regioni le hanno fatto seguito.

Chi entra in Sardegna si deve registrare

Chi arriva in Sardegna si dovrà obbligatoriamente registrare compilando un questionario che traccia anche gli eventuali spostamenti interni nell'isola. Fino al prossimo 12 giugno questo modulo potrà essere riempito anche a bordo dell'aereo o del traghetto su cui si sta viaggiando, per poi consegnarlo una volta arrivati. Dopodiché, invece, la registrazione potrà essere fatta anche online. Bisognerà registrarsi nella piattaforma dello Sportello unico dei servizi o tramite l'applicazione "SardegnaSicura". Chi arriva nell'isola dovrà inoltre informare di eventuali contatti con persone positive e sottoporsi alla misurazione della temperatura. Anche se, come detto, il passaporto sanitario non potrà essere richiesto obbligatoriamente, i cittadini che decideranno comunque di presentare i documenti che attestino la negatività (come il risultato di un tampone o di un test sierologico) riceverà un bonus da spendere nell'isola dell'importo pari a quanto speso per effettuare il test.

Chi arriva in Puglia deve auto-segnalarsi

Anche se non ci si dovrà più mettere in isolamento domiciliare una volta entrati in Puglia, bisognerà comunque auto-segnalare la propria presenza all'interno della Regione. Il presidente Michele Emiliano ha infatti firmato un'ordinanza in cui si stabilisce che a partire dal 3 giugno tutti coloro che facciano ingresso in Puglia, da altre Regioni o dall'estero, con mezzi di trasporto pubblici o privati", debbano segnalare il loro arrivo tramite l'apposito modulo di auto-segnalazione che può essere scaricato dal sito della Regione. Va indicato il luogo di provenienza e il Comune in cui si svolgerà il soggiorno. Non dovrà seguire la procedura chi si reca nella Regione per le motivazioni già riconosciute durante il lockdown, cioè ragioni di lavoro, di salute o di assoluta urgenza.

L'app Sicilia Sicura

Nessun obbligo per chi arriva in Sicilia. Tuttavia, in via facoltativa, i viaggiatori diretti verso l'isola potranno scaricare l'applicazione "Sicilia Sicura", in cui saranno inseriti i propri dati sanitari e verranno tracciati gli spostamenti ed eventuali casi di persone positive in famiglia. In caso di febbre si potrà segnalare il proprio stato di salute attraverso l'app, e si sarà seguiti dai medici. Il governatore Nello Musumeci ha spiegato che non è prevista alcuna sanzione per coloro che non vogliono utilizzare l'app, ma si richiama comunque al senso di responsabilità del turista che entra nell'isola. "Per entrare in Sicilia basterà un documento, non ci saranno test aggiuntivi rispetto all'attuale uso del termoscanner. E chi arriva, se vuole, in maniera assolutamente facoltativa, può accedere all'app "Sicilia sicura" con la quale resta in contatto durante tutto il suo soggiorno nell'Isola con il nostro sistema sanitario regionale. Se il turista vuole sentirsi accompagnato durante la sua presenza, per sé o col pediatra per il figlio, può benissimo farlo perché in ognuna delle nove province della Sicilia stiamo istituendo l'Unità sanitaria turistica: un sistema di contatto immediato per chi dovesse avere bisogno, per qualunque ragione, di assistenza sanitaria al di là di quella ordinariamente offerta", ha spiegato il governatore.

Le Regioni che aumentano i controlli sulla temperatura

Altre Regioni hanno invece deciso di aumentare i controlli sulla temperatura di tutte le persone in arrivo. In Campania nelle stazioni ad alta velocità sarà rilevata la temperatura dei passeggeri che entrano nella Regione. In caso di temperatura superiore ai 37 gradi e mezzo scatterà il test rapito e, in presenza di altri sintomi, anche il tampone. Anche in Lazio controlli serrati sui mezzi di trasporto. Sia che si entri nella Regione tramite treno, aereo o nave, bisognerà sottoporsi alla misurazione della temperatura. I controlli sono previsti sia all'arrivo che in partenza. In caso di febbre non sarà concesso partire. Se invece la temperatura superiore ai 37 gradi e mezzo dovesse essere registrata al viaggiatore in arrivo, questi dovrà sottoporsi al tampone.

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