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Spagna legalizza l’eutanasia, Cappato: “Legge approvata in 7 mesi, da noi dopo 7 anni è tutto fermo”

Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Coscioni, commenta la notizia dell’approvazione della legge sull’eutanasia al Parlamento di Madrid: “In Spagna ci sono voluti sette mesi tra l’inizio della discussione e l’approvazione. In Italia, come associazione Coscioni, abbiamo depositato una legge di iniziativa popolare sette anni e mezzo fa con 140mila firme raccolte, senza che il Parlamento italiano abbia mai aperto una discussione in plenaria”.
A cura di Annalisa Cangemi
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In Spagna l'eutanasia è diventata legale. Il Parlamento spagnolo ha approvato la legge con 202 sì, 141 no, due astenuti. La legge entrerà in vigore entro tre mesi. Il Partito popolare spagnolo (Pp) e Vox sono stati gli unici due partiti ad opporsi.

L'aiuto a morire entrerà a far parte delle prestazioni del servizio sanitario nazionale e potranno usufruirne persone maggiorenni che soffrano di "malattie gravi e incurabili" o di "patologie gravi, croniche, e disabilitanti" che impediscono l'autosufficienza e che generano "una sofferenza fisica e psichica costante e intollerabile". Una legge simile esiste già in Olanda, Belgio, Lussemburgo, Canada, Nuuova Zelanda e Colombia.

La norma approvata in Spagna regola sia l'eutanasia sia il suicidio assistito, e prevede una serie di passi obbligati per accertare l'effettiva volontà del richiedente. La richiesta del malato dovrà essere presentata due volte nell'arco di 15 giorni, con una lettera scritta in cui si dimostrerà che il richiedente è al corrente delle possibili cure palliative. Superato questo step, il medico curante inoltrerà la richiesta ad una commissione di sette persone, di cui fanno parte medici, giuristi, infermieri, che dovrà essere formata in ogni regione, per dare un parere definitivo entro 19 giorni. In ogni momento il paziente potrà ripensarci e interrompere la procedura.

Secondo il tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni Marco Cappato il via libera del Parlamento spagnolo all'eutanasia "è una buona notizia che dimostra come la pandemia non possa essere usata come scusa per paralizzare qualsiasi attività parlamentare sui temi delle libertà". Cappato a LaPresse aggiunge che "Il segnale che arriva dalla Spagna è che anche occuparsi delle libertà delle persone fa parte delle risposte che la politica deve dare, anche in un momento come questo. In Spagna ci sono voluti sette mesi tra l'inizio della discussione e l'approvazione. In Italia, come associazione Coscioni, abbiamo depositato una legge di iniziativa popolare sette anni e mezzo fa con 140mila firme raccolte, senza che il Parlamento italiano abbia mai aperto una discussione in plenaria nonostante l'opinione pubblica sia, come tutti i sondaggi dimostrano, ampiamente favorevole alla regolarizzazione dell'Eutanasia e nonostante due richiami della Corte Costituzionale".

Per l'attivista e storico esponente dei Radicali "la situazione italiana è quella in cui i capi dei partiti impediscono a questa riforma di essere realizzata, inclusi i partiti di centrosinistra. Il boicottaggio di questo tema è responsabilità di tutti, in particolare di coloro che a parole dicono di essere favorevoli".

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