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Guerra in Ucraina

Sondaggi politici, sono sempre di più gli italiani contrari all’invio di armi in Ucraina

Secondo l’ultimo sondaggio dell’istituto Noto sono sempre di più gli italiani contrari all’invio di armi in Ucraina: il 47% chiede lo stop, il 41% è a favore. Dubbi anche sull’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Gli italiani non vogliono inviare armi in Ucraina. Secondo l'ultimo sondaggio realizzato dall'istituto Noto sulla percezione della guerra nel nostro Paese – che sarà trasmesso questa sera a Porta a Porta su Rai 1 – il 47% dei cittadini è contro l'invio di armi in Ucraina, in crescita rispetto al 44% di un mese fa. I favorevoli, invece, sono il 41%, in calo di un punto. Per quanto riguarda l'ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato, invece, i favorevoli sono il 52%, ma attenzione: il 15% è d'accordo sull'adesione dei due Paesi scandinavi, ma non in questo momento. Il 33% è contrario.

Nello stesso sondaggio vengono rilevate anche le intenzioni di voto. Il primo partito è sempre Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, che guadagna mezzo punto in un mese e sale al 22,5%. A seguire c'è il Partito Democratico di Enrico Letta, con il 20%, segnando un più 0,5%. Crolla la Lega di Matteo Salvini, che perde un punto e mezzo e scivola al 16,5%, mentre il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte sprofonda sempre più in basso: meno 1,5% e si ferma al 12%.

Forza Italia di Silvio Berlusconi è in crescita di mezzo punto al 7,5%. Bene anche Azione di Carlo Calenda – insieme a +Europa – che sale di un punto e arriva al 5%. Anche Italia Viva di Matteo Renzi cresce, ma dello 0,5%, e passa al 3,5%. Chiudono Italexit di Gianluigi Paragone con il 2,5% (più 0,5%), Noi con l'Italia al 2,0%, Coraggio Italia all'1,5%, i Verdi all'1,5%, Articolo 1 del ministro Speranza all'1,5% e Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni all'1,0%. La coalizione di centrodestra raccoglierebbe il 50%, quella di centrosinistra il 36%. Un eventuale polo di centro, invece, che sarebbe composto da Italia Viva, Azione e +Europa, al momento non andrebbe oltre l'8,5%.

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