78 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Sondaggi politici, il bilancio del 2023: male Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle, vola il Pd

L’ultima Supermedia dei sondaggi politici del 2023 tira le somme dell’anno: Fratelli d’Italia resta ampiamente primo nelle intenzioni di voto ma è calato nettamente, così come il Movimento 5 Stelle, mentre il Partito Democratico è cresciuto (soprattutto in primavera).
A cura di Tommaso Coluzzi
78 CONDIVISIONI
Immagine

Il 2023 è stato un anno particolarmente favorevole al Partito Democratico, almeno nei sondaggi politici. È andata male, invece, a Fratelli d'Italia e Movimento 5 Stelle. Il bilancio, letto in questa maniera, può però essere fuorviante: la realtà è che il partito della presidente del Consiglio resta saldamente primo nelle intenzioni di voto – nonostante i punti persi – e il Pd non è mai riuscito veramente a riavvicinarsi agli avversari. Certo, i dem hanno vinto il confronto interno con i grillini, ma poco conta. L'ultima Supermedia dell'anno – realizzata come sempre da Agi e Youtrend – analizza i dati dei sondaggi di oggi, confrontandoli con quelli di un anno fa. Il bilancio politico del 2023, tuttavia, non è così semplice.

Fratelli d'Italia e Movimento 5 Stelle crollano, bene il Pd

Il primo partito nelle intenzioni di voto dei cittadini, secondo i sondaggi politici, è sempre Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni: nonostante una netta flessione rispetto a un anno esatto fa – parliamo del meno 1,5% – la presidente del Consiglio e i suoi restano stabilmente in vetta con un 28,8% totale che ha ancora il sapore del semi-plebiscito. Il Partito Democratico di Elly Schlein, però, nonostante un netto passo avanti rispetto alla fine del 2022, non va oltre il 19,3%: i dem ottengono un più 3,3%, ma non basta per avvicinarsi davvero agli avversari. Certo, il 2023 è stato l'anno in cui il Pd ha sorpassato di nuovo il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che invece è crollato del meno 1,3% e chiude al 16,3%.

Forza Italia rosicchia punti alla Lega, crescono Verdi e Sinistra

L'altra partita interessante è quella interna al centrodestra: la Lega e Forza Italia continuano a contendersi il ruolo di seconda formazione di maggioranza, con il Carroccio ancora avanti. Il partito guidato da Matteo Salvini, però, perde lo 0,2% in un anno e scende all'8,8% – esattamente quanto ottenuto alle elezioni politiche di un anno e mezzo fa, non una buona notizia – mentre quello passato in mano ad Antonio Tajani dopo la morte di Silvio Berlusconi registra proprio un più 0,2% e sale al 7,1%. Azione di Carlo Calenda è al 3,8%, impossibile fare il confronto con un anno fa, quando faceva parte dell'ex Terzo polo. L'altra anima del fu partito centrista – Italia Viva di Matteo Renzi – è stimata al 3%. Tra i due segna un ottimo risultato l'alleanza Verdi e Sinistra, in crescita dello 0,3% al 3,7%. Chiudono le intenzioni di voto +Europa al 2,5% (più 0,2%), Italexit all'1,6% – freschissimo dell'uscita di scena del suo leader e fondatore – (meno 0,6%), Unione Popolare all'1,4% (meno 0,3%) e Noi Moderati all'1,1% (meno 0,2%).

78 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views