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Sondaggi politici, Giuseppe Conte e Luigi Di Maio sono i leader più apprezzati nel M5s

Giuseppe Conte è il leader più amato tra gli elettori del Movimento Cinque Stelle, precisamente dal 77%. Ma Luigi Di Maio si distanzia di soli sei punti percentuali, arrivando al 71%. Staccati invece il fondatore, Beppe Grillo e Alessandro Di Battista. Il reggente Vito Crimi si ferma in ultima posizione. La questione della leadership sarà centrale ai prossimi Stati generali.
A cura di Annalisa Girardi
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È Giuseppe Conte la figura più amata all'interno del Movimento Cinque Stelle. Il presidente del Consiglio è il leader che raccoglie più consensi da parte degli elettori pentastellati. È seguito dall'ex capo politico, Luigi Di Maio, che riceve comunque un altissimo livello di apprezzamento, oltre il 70%. Il ministro degli Esteri, inoltre, è il leader Cinque Stelle più stimato anche tra i simpatizzanti delle altre forze politiche.

Questo il quadro che emerge da un sondaggio sul leader più apprezzato nel M5s di Ilvo Diamanti, pubblicato su Repubblica. Il presidente Conte è più amato al 77%. Ma Luigi Di Maio si distanzia di soli sei punti percentuali, arrivando al 71%. Seguono il fondatore, Beppe Grillo, con il 59% e Alessandro Di Battista, con il 52%. Chiude il capo politico reggente, Vito Crimi. Come anticipato, Di Maio è anche il leader più stimato tra gli altri partiti, con il 32% di gradimento. Ben 11 punti percentuali in più di quanto totalizzato da Di Battista.

La questione della leadership sarà centrale nei prossimi Stati generali. Di Maio ha già dichiarato che non ha intenzione di tornare alla guida del Movimento alla fine del periodo di reggenza di Vito Crimi. Il ministro degli Esteri aveva lasciato la guida dei Cinque Stelle a fine gennaio scorso e la questione della leadership era stata rimandata agli Stati Generali successivi. Che in realtà avrebbero dovuto svolgersi lo scorso marzo, ma sono stati rinviati a causa della pandemia.

"Non sto pensando di tornare a essere capo politico. Vorrei vedere questo Movimento che si responsabilizza, che individua delle persone in una leadership che siano in grado di portarlo avanti", aveva dichiarato. Aggiungendo: "È arrivato il momento di eleggere una leadership forte perché i movimenti come i partiti hanno bisogno di guide che non devono per forza essere singole, anche plurali, però che diano bene la strada che deve seguire", riprendendo le parole pronunciate nel discorso con cui ha abbandonato la guida del Movimento. Parole secondo cui sarebbe stato importante avere una leadership plurale: "Quando c'è uno solo che guida alla fine si deresponsabilizzano tutti".

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