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Sondaggi politici, Elly Schlein è la seconda leader più popolare in Italia dopo Giorgia Meloni

Elly Schlein, con un’indice di popolarità del 36%, è la seconda leader di partito più apprezzata dopo Giorgia Meloni, secondo il sondaggio politico di Ipsos. Il dato è condizionato dal fatto che molti (il 30% dell’elettorato) ancora non la conosce abbastanza da dare un giudizio.
A cura di Luca Pons
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Elly Schlein ha un indice di popolarità del 36%, secondo l'ultimo sondaggio politico di Ipsos per il Corriere della Sera. Questo significa che, tra tutti gli italiani che dicono di sapere chi è, il 36% la apprezza. È un dato decisamente alto: l'unica che supera questa percentuale, tra tutti i leader di partito, è Giorgia Meloni.

Il risultato per Schlein è influenzato anche dal fatto che, per il momento, la nuova segretaria del Partito democratico non è molto conosciuta: il 30% dei partecipanti al sondaggio ha detto di non conoscerla o comunque non ha saputo esprimere un voto su di lei. Il suo indice di popolarità è calcolato escludendo questa parte della popolazione. Guardando invece all'intero campione, il 30% non la conosce o non dà un voto, il 25% dà un voto positivo e il 45% un voto negativo. Il fatto che i voti bassi siano più numerosi di quelli alti è comune a tutti i leader politici, ha spiegato il Corriere: l'unica eccezione è proprio Giorgia Meloni.

Il Movimento 5 stelle apprezza Schlein, il Terzo polo la critica più di Forza Italia

Schlein è particolarmente popolare, come è ovvio, tra gli elettori del Pd (popolarità all'86%), ma anche tra chi vota altre liste di centrosinistra (62%) e in parte con l'elettorato del Movimento 5 stelle (49%). I voti alti iniziano a diminuire drasticamente spostandosi più a destra tra i partiti politici: la popolarità è al 30% con chi vota Azione e Italia viva, al 32% per Forza Italia, al 22% per la Lega e al 12% per Fratelli d'Italia (tra gli elettori di Fratelli d'Italia, ben il 20% non si esprime su Schlein).

Guardando al tipo di elettore che dice di apprezzare Schlein, il suo profilo è simile a quello dell'elettore medio del Partito democratico: la segretaria è più popolare con chi ha un'età più elevata, un livello di scolarizzazione medio-alto, condizioni economiche agiate e chi risiede nei capoluoghi. L'obiettivo politico di Schlein, che ha annunciato di voler portare il Partito democratico su una linea più radicale, sarà quello di convincere i giovani e la popolazione meno istruita, meno benestante, residente nei piccoli centri. Sulla possibilità che ci riesca, l'opinione è divisa in modo quasi perfetto: il 32% pensa che un rilancio del Pd sia molto probabile, il 33% è scettico e il 35% preferisce non dare un giudizio.

Su quali temi punterà il Pd di Schlein, secondo i sondaggi

Guardando a tutto l'elettorato italiano, il 36% pensa che il Partito democratico sotto la segreteria di Schlein sarà più ambientalista. Uno su tre pensa che il Pd sarà in generale "più di sinistra", il 32% che sarà più vicino ai giovani e alle loro istanze. C'è anche una convinzione piuttosto diffusa che ci sarà un avvicinamento ai ceti deboli (28%). Al contrario, la popolazione sembra scettica che il Partito democratico sarà più schierato con l'Europa e la Nato (solo il 17% lo pensa), più vicino ai ceti produttivi e alle imprese (18%) oppure che sarà più responsabile e avrà più cultura di governo (19%).

Prendendo in considerazione solo chi vota Pd, le priorità cambiano. Più di due su tre (69%) sono convinti che il partito d'ora in poi sarà più capace di comunicare chiaramente le proprie idee. Ci sono anche le previsioni di un Pd più vicino all'ambiente (60%), ai giovani (61%), e ai ceti deboli (59%). Ma uno dei temi a cui l'elettorato generale dà poco peso, e su cui invece il 49% degli elettori del Pd pensano ci sarà un cambiamento, è quello delle alleanze: il Partito democratico diventerà più capace di costruire coalizioni e alleanze elettorali competitive.

Con chi sarà in alleanza il Pd: M5s tentato, Azione e Italia viva distanti

Per quanto riguarda le coalizioni, il giudizio è diviso. In linea generale, la parte più grande degli elettori del Pd (34%) pensano che sarebbe più utile un'alleanza con il Movimento 5 stelle. Il 23% vorrebbe cercare un'intesa sia con il M5s che con il Terzo polo, mentre il 18% preferisce escludere entrambi e andare avanti senza alleanze. Tra gli elettori del Movimento c'è una certa disponibilità: il 57% pensa che il Pd farebbe bene ad allearsi con loro. Tra chi vota Azione e Italia viva, il 23% pensa che la coalizione con il Pd sarebbe vantaggiosa, il 19% pensa che la coppia migliore sia Pd-M5s, ma ben il 34% non sa o preferisce non rispondere.

Nell'alleanza tra Pd e Cinque stelle, gli elettori del primo sono indecisi: il 33% pensa che ci sarà un'alleanza a livello locale, il 30% che sarà una vera e propria coalizione per guidare il Paese. Più convinti i pentastellati: il 41% ritiene che i due partiti si alleeranno per andare al governo. Per quanto riguarda il Terzo polo, il 19% degli italiani pensa che ci potrà essere una collaborazione su alcuni temi, mentre per il 19% un'intesa tra Pd, Azione e Italia viva è da escludere.

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