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Silvio Berlusconi: “Sulle nomine Ue Conte è rimasto fuori dalla porta, hanno vinto Francia e Germania”

Il più anziano eurodeputato del Parlamento Ue, Silvio Berlusconi, fa sentire la propria voce e si dice insoddisfatto per le nuove nomine, perché l’accordo raggiunto “indebolisce fortemente l’Italia”: “Dispiace per David Sassoli che è una persona perbene, ma è stato eletto sulla base di un accordo sbagliato”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Prima sessione plenaria del Parlamento Europeo - Silvio Berlusconi con Gianantonio Da Re (Lega)
Prima sessione plenaria del Parlamento Europeo – Silvio Berlusconi con Gianantonio Da Re (Lega)

L'eurodeputato più anziano del nuovo Parlamento Ue, dall'alto dei suoi 82 anni, ha fatto già sentire la propria voce. L'accordo sulle nomine europee non piace al leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, perché "indebolisce fortemente l'Italia". Non solo: "Conte dice una grande bugia" quando parla di un suo ruolo nella partita. "L'Italia è rimasta assolutamente fuori dalla porta" dice il leader azzurro, parlando a margine della plenaria di Strasburgo e prima di incontrare la candidata alla guida della Commissione Europea, Ursula von Der Leyen.

"Non siamo soddisfatti dell'accordo sulle cariche al vertice dell'Ue. Dispiace per David Sassoli che è una persona perbene, ma è stato eletto sulla base di un accordo sbagliato", spiega Berlusconi, ricordando che "il Consiglio Europeo ha votato un pacchetto di nomine all'unanimità" e dunque "il governo italiano ha detto sì a questo accordo che rafforza l'asse franco-tedesco e comprende la presidenza del parlamento al partito Socialista". Ma è appunto un pacchetto "scaturito, come ha detto Macron, da un accordo tra Germania e Francia che ha dato vita a un pacchetto compromissorio". In ogni caso Forza Italia si è astenuta alle due votazioni "per senso di responsabilità e non impedire l'elezione di un italiano, ma Sassoli è il frutto di un accordo complessivo, sottoscritto dal governo Conte, che indebolisce fortemente l'Italia". Infine,Berlusconi ha confermato che Antonio Tajani "sarà capo delegazione di Fi al parlamento europeo".

Di Tajani Berlusconi tesse le lodi, e sul suo successore David Sassoli, appena eletto, dice: "Spero che sia altrettanto capace". Quanto alla scelta delle due donne per le cariche di presidenti della Commissione e della Bce, Ursula von Der Leyen e Christine Lagarde appunto, Berlusconi fa sapere di essere "sempre stato a favore della parità", ma per valutare bisogna aspettare di vedere se queste donne in particolare "saranno all'altezza dei rispettivi compiti".

Il Cavaliere è tornato al Parlamento europeo vent'anni dopo la prima esperienza del 1999, quando occupò la poltrona di europarlamentare per due anni. Sempre a Strasburgo, non più tardi di un anno fa, alla Corte europea dei diritti dell'uomo si discuteva del suo ricorso contro la legge Severino, in virtù della quale risultava incandidabile per via della condanna del 2013, nel processo sui diritti tv. Il caso è stato poi archiviato senza che venisse emessa una sentenza, e Berlusconi si è così candidato alle europee.

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