Semestre filtro Medicina, quanti sono gli studenti idonei e come funziona la graduatoria: il decreto del Mur

Si sono ufficialmente conclusi i test per il semestre filtro di Medicina, e dopo due appelli è il momento di risultati e graduatorie. Secondo quanto emerso dal ministero dell'Università, sarebbero 25.450 i candidati idonei, ovvero quelli che hanno preso almeno un 18 sulle tre prove di chimica, fisica e biologia. Più dei posti disponibili. Il Mur ha anche pubblicato un decreto che chiarisce come funzionerà la graduatoria, che verrà pubblicata il 12 gennaio 2026, e il recupero dei debiti. Sono già partite, però, le contestazioni.
I risultati dei test del semestre filtro di Medicina: quanti sono passati
Oggi, sul portale Universitaly gli studenti hanno potuto vedere i risultati del secondo appello del test per superare il semestre filtro. Questi i numeri trapelati: sarebbero 25.450 gli idonei di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. Per ‘idoneo' si intende chi ha ottenuto almeno una sufficienza nelle tre prove (che valevano sei crediti ciascuna) di fisica, chimica e biologia. Tra questi, circa sette su dieci (17.175) avrebbero preso almeno due sufficienze su tre.
Se si guarda solamente a Medicina e chirurgia, il numero di idonei sarebbe di 22.427. Questo significa che, considerando i 17.287 posti a disposizione, non tutti coloro che hanno ottenuto una sola sufficienza potranno passare.
Alcuni voti, peraltro, devono ancora essere ufficializzati. Infatti, chi ha svolto il secondo appello ha tempo fino al 27 dicembre per accettare il risultato. Attenzione: chi aveva fatto il primo appello, preso una o più sufficienze, ma le aveva rifiutate, e al secondo appello ha preso delle insufficienze, potrà chiedere di ‘ignorare' il secondo voto e far valere il primo. Anche per questo ci sarà tempo fino al 27 dicembre.
Questi i numeri emersi finora. Ma quelli che conteranno davvero sono quelli della graduatoria, che verrà pubblicata entro il 12 gennaio 2026.
Come funziona la graduatoria e i punteggi per entrare a Medicina
A stabilire esattamente i prossimi passi è un decreto del ministero dell'Università pubblicato oggi. La graduatoria che verrà pubblicata il 12 gennaio assegnerà a tutti coloro che sono passati una sede di studio, ovvero un Ateneo. E qui chi aveva una o due insufficienze potrà recuperare il debito formativo, con una prova diversa in ciascuna Università (anche se ci saranno dei criteri nazionali da seguire).
La graduatoria sarà divisa così, in nove sezioni, dai punteggi più alti a quelli più bassi:
- chi ha passato tutte e tre le prove, senza rifiuti
- chi ha passato tutte e tre le prove, ma aveva rifiutato un voto al primo appello
- chi ha passato tutte e tre le prove, ma aveva rifiutato due voti al primo appello
- chi ha passato tutte e tre le prove, ma aveva rifiutato tutti e tre i voti al primo appello
- chi ha passato due prove su tre, senza rifiuti
- chi ha passato due prove su tre, ma aveva rifiutato un voto al primo appello
- chi ha passato una prova su tre, senza rifiuti
- chi ha passato due prove su tre al primo appello, ma aveva rifiutato i voti
- chi ha passato una prova su tre al primo appello, ma aveva rifiutato il voto
Le ultime due sezioni sono dedicate specificamente a chi, nella prima prova, aveva ottenuto uno o due risultati sufficienti ma ha deciso di rifiutarli e di riprovarci, ma al secondo appello non è riuscito a raggiungere neanche una sufficienza. Questi studenti avranno tempo fino al 27 dicembre per chiedere di ‘prendere per buono' il risultato del primo appello, ma finiranno al fondo della graduatoria.
Il punteggio, concretamente, funzionerà così:
- chi si trova nella categoria 1 avrà una base di 700 punti + punteggio ottenuto nelle tre prove
- categoria 2: 600 punti + i risultati degli esami
- categoria 3: 500 punti + i risultati degli esami
- categoria 4: 400 punti + i risultati degli esami
- categoria 5: 300 punti + i risultati (dei due esami passati, mentre quello insufficiente non sarà considerato)
- categoria 6: 200 punti + i risultati degli esami passati
- categoria 7: 100 punti + i risultati degli esami passati
- categorie 8 e 9: niente punti di partenza, conterà solo il risultato degli esami passati.
Come detto, chi ottiene un posto in un Ateneo dovrà recuperare i crediti della prova (o delle prove) che non è riuscito a superare. Per farlo ci saranno delle sessioni organizzate da ciascuna Università. Anche qui gli studenti dovranno avere almeno due appelli a disposizione.
Chi invece resta fuori dalla graduatoria perché non ha ottenuto nessuna sufficienza potrà iscriversi ad altri corsi affini, anche in sovrannumero rispetto ai posti previsti. In questo modo, l'anno non sarà sprecato.
Il ricorso annunciato contro il decreto
È comunque nata una polemica riguardo l'ultimo decreto del Mur, che ha fissato il funzionamento della graduatoria di Medicina (anche se solo per quest'anno). Il comitato Medicina senza filtri – composto da Radicali italiani, associazioni e studi legali – ha annunciato un ricorso al Tar. Perché, affermano i promotori, il decreto sarebbe in contraddizione con le norme che erano state fissate per i testi di Medicina.
Si sarebbero, insomma, cambiate le regole in corsa in modo illegittimo. Il nuovo decreto, arrivato dopo i test, avrebbe un effetto retroattivo che andrebbe a danneggiare gli studenti. E, per di più, andrebbe contro la norma nazionale per quanto riguarda i crediti da recuperare. Questi, infatti, vengono affidati ai singoli Atenei, mentre la legge parlava di criteri uniformi e nazionali per garantire parità di trattamento.