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Scuola, solo il 50% degli studenti può rientrare il 7 gennaio: “Percentuale non può salire”

Solamente il 50% degli studenti delle scuole superiori potrà tornare in classe il 7 gennaio: un limite che non può essere superato neanche da quelle Regioni e quei comuni che hanno invece puntato a un rientro al 75%. A chiarirlo sono una circolare del Viminale e il capo dipartimento del ministero dell’Istruzione.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il 7 gennaio molti studenti delle superiori torneranno a scuola. Ma non più del 50%. Il resto, infatti, continuerà a prendere parte alle lezioni attraverso la didattica a distanza. E la soglia del 50% di didattica in presenza, contrariamente a quanto emerso finora, non potrà essere superata. A chiarirlo è una circolare del Viminale che recepisce l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza. Secondo il ministero dell’Interno il limite del 50% non può essere in alcun caso superato. Nonostante ci siano Regioni e Comuni che si dicono pronti al rientro in classe al 75%, come inizialmente previsto dal dpcm del 3 dicembre firmato dal presidente del Consiglio.

Lo stesso Conte, peraltro, continua a parlare di un rientro “almeno al 50%”, come fatto ieri in conferenza stampa. Ma questo limite non può essere superato, in realtà. Come ricorda la Repubblica, la decisione è stata presa il 23 dicembre con l’accordo tra ministeri, Regioni ed enti locali: le superiori rientrano in classe il 7 gennaio al 50%. Il giorno dopo è arrivata l’ordinanza del ministero della Salute che mette nero su bianco questa decisione: dal 7 al 15 gennaio l’attività di didattica in presenza deve riguardare il 50% della popolazione studentesca, mentre l’altra metà proseguirà con la didattica a distanza.

Il Viminale ha spiegato il 28 dicembre, con una circolare che interpreta l’ordinanza di Speranza, che il limite del 50% non può essere superato: “Si precisa che la percentuale del 50% rappresenta un elemento fisso, nel senso che la ripresa della didattica in presenza non potrà superare tale limite nell’arco temporale definito dalla stessa ordinanza, ovvero dal 7 al 15 gennaio”. Niente deroghe, insomma. Come conferma anche il capo dipartimento del ministero dell’Istruzione, Marco Bruschi: “So che alcuni di voi hanno già rimodulato ai sensi dell’ordinanza per adottare, sino al 15 gennaio, la partecipazione in didattica in presenza al 50%. Ricordo che si tratta di disposizioni non derogabili. Il prezioso lavoro che tutti avete svolto per il rispettare il 75% è, di fatto, rinviato”.

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