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Covid 19

Scuola, quanti sono gli studenti che tornano in classe dal 26 aprile

Con il nuovo decreto Covid torneranno in presenza dal 26 aprile anche gli studenti delle superiori. Ma non ci sarà un ritorno al 100% per tutti. Tuttoscuola, in base alla capienza delle strutture e al colore delle Regioni, ha calcolato che il numero di alunni in classe per tutti gli ordini di scuola oscillerà tra 7,6 e 8,5 milioni.
A cura di Annalisa Cangemi
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Con il nuovo decreto Covid da lunedì 26 aprile saranno almeno 7,6 milioni gli studenti che potranno fare didattica in presenza, l'89,5% del totale. La stima è stata fatta da Tuttoscuola, in base alla capienza delle strutture e al colore delle Regioni. La quota di alunni in classe per tutti gli ordini di scuola oscilla tra 7,6 e 8,5 milioni.

Sono attesi in aula tra 7.611.372 e 8.506.765, percentuali che vanno dall'89,5% e il 100% dell'intera popolazione scolastica delle scuole statali e paritarie. La variabilità riguarda le scuole superiori: si potrebbero avere al massimo tutti in presenza (2,8 milioni) e nessuno in didattica a distanza – ipotesi comunque remota – oppure un minimo di un milione e 899mila studenti delle superiori a scuola e 895mila alternativamente in dad. In generale si registrerà un significativo incremento rispetto ai 6 milioni e 850mila alunni (l'80,5%) a scuola in questa settimana.

Per quanto riguarda invece i bambini della scuola dell'infanzia, quelli della primaria, e della scuola secondaria di primo grado è atteso un ritorno al 100%: in tutto si parla di 5,7 milioni di alunni, compresi i 106mila di seconda e terza media che nelle zone rosse questa settimana sono ancora in dad.

Chi torna in classe secondo il nuovo dl Covid

Il testo del nuovo decreto Covid, varato ieri sera dal Consiglio dei ministri, stabilisce che dal prossimo 26 aprile e fino alla fine dell'anno scolastico "si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%." Per quanto riguarda invece le università il testo prevede che "dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno".

Per quanto riguarda invece le università il testo prevede che "dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno".

Secondo Tuttoscuola quindi se dovesse essere confermata la zona rossa di Sardegna, Puglia e Valle d'Aosta, con le altre Regioni in zona gialla o arancione si avrebbero 142.654 studenti in presenza (50%) nelle zone rosse e altrettanti in dad, 1.756.390 (70%) nelle altre Regioni e 752.738 in dad. In tutto in presenza ci sarebbero 1.899.044 e in dad 895.393. Nella remota possibilità che non vi siano Regioni in zona rossa in presenza avremmo 1.956.106 studenti (70%) e in dad 838.331.

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