37 CONDIVISIONI

Scuola, le nuove faq del governo: dalle gite al green pass per il personale, tutte le novità

Il ministero dell’Istruzione ha aggiornato alcune faq sul ritorno a scuola e sull’organizzazione pratica di alcune dinamiche: agli studenti che svolgono attività di formazione in azienda è richiesto il green pass (come ai lavoratori), il personale scolastico che non ha la certificazione verde non può spostarsi in smart working e infine l’organizzazione delle gite.
A cura di Tommaso Coluzzi
37 CONDIVISIONI
Immagine

La scuola ormai è cominciata da diverse settimane, ma il ministero dell'Istruzione continua ad aggiornare periodicamente le faq – domande frequenti e relative risposte – nella sezione Iotornoascuola del sito. L'ultima aggiunta, con alcune modifiche, risale a pochi giorni fa. Le precisazioni vanno dalle gite all'utilizzo del green pass per docenti e personale scolastico, ma non rispondono ancora ai dubbi sollevati in più occasioni sulla quarantena. Sia il professor Brusaferro che il ministro Bianchi nei giorni scorsi hanno parlato annunciato che a breve ci saranno novità, ma ancora non sono state inserite nelle nuove faq.

Un aggiornamento riguarda gli alunni che svolgono i Percorsi per le competenze trasversali (Pcto, l'ex alternanza scuola-lavoro), che devono essere necessariamente equiparati ai lavoratori nei luoghi dove vanno a svolgere il progetto. Per questo motivo devono avere il green pass a partire dal 15 ottobre. E proprio a questo proposito, viene anche specificato – in un'altra faq – che il personale privo di green pass non ha diritto a svolgere il lavoro in smart working: "Il diritto allo smart working è previsto, ad ora, fino al 31 ottobre 2021 per i lavoratori fragili", mentre "il restante personale che non ha la certificazione verde non ha diritto di svolgere la propria prestazione in modalità agile per ovviare alla mancanza della certificazione".

Un'altra domanda è dedicata al momento in cui deve essere controllato il green pass del personale scolastico: "La verifica delle certificazioni verdi viene effettuata mediante l’utilizzo dell’app VerificaC19, oppure con la modalità semplificata resa disponibile nell’ambito del Sistema Informativo dell’Istruzione (SIDI) – si legge – Al riguardo, si precisa che tale verifica avviene quotidianamente prima dell’accesso del personale interessato nella sede ove presta servizio". E ancora: "Nel caso in cui, al momento dell’accesso in sede, la certificazione risulti valida, il dipendente potrà accedere regolarmente e svolgere la propria attività fino al termine della giornata lavorativa". Insomma, se un green pass scade durante la giornata lavorativa (pensiamo ad esempio ai tamponi che hanno durata limitata), non ci saranno comunque conseguenze.

L'ultima faq aggiornata recentemente riguarda l'organizzazione delle uscite didattiche, alcune delle quali possono richiedere che venga presentato il green pass (pensiamo ad esempio all'ingresso a teatro o ai musei): "Ai fini dell’organizzazione delle uscite didattiche che presuppongono l’obbligo della certificazione verde COVID-19, dunque, si ritiene che le Istituzioni scolastiche possano valutare di fornire, prima che sia resa apposita autorizzazione a partecipare all’iniziativa, informazioni agli alunni medesimi e alle rispettive famiglie in merito ai requisiti e alle modalità per l’accesso, previsti dalla vigente normativa emergenziale". Sono chiaramente esentati gli alunni sotto i 12 anni. In ogni caso però "le Istituzioni medesime non verificheranno preventivamente il possesso delle richieste certificazioni verdi, il cui accertamento verrà effettuato al momento dell’accesso ai predetti servizi e attività ad opera dei relativi titolari o gestori".

37 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views