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Scuola, la proposta allo studio del governo: obbligo scolastico dai 3 ai 18 anni

Il governo sta studiando la possibilità di estendere l’obbligo scolastico: la frequenza degli istituti diventerebbe obbligatoria per gli studenti dai 3 ai 18 anni, comprendendo quindi anche la scuola materna. La maggioranza sta discutendo questa proposta insieme a quella di rendere gratuiti i libri scolastici.
A cura di Stefano Rizzuti
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Aumentare l’obbligo scolastico, facendo diventare gli studi obbligatori dai 3 ai 18 anni. L’ipotesi è allo studio del governo in queste ore e porterebbe un aumento rispetto a quanto attualmente previsto, con l’obbligo che va dai 6 ai 16 anni. La proposta è stata presentata da Leu durante il tavolo di oggi a Palazzo Chigi in tema di scuola e università. Su questa ipotesi ci sarebbero già delle aperture nella maggioranza (all’incontro hanno partecipato i rappresentanti di tutte le forze di governo: M5s. Pd, Leu e anche Italia Viva). La proposta, peraltro, è stata già lanciata dal Pd negli scorsi giorni e ora ripresentata da Leu. L’obbligo, dunque, non verrebbe esteso solamente dopo i 16 anni, ma comprenderebbe anche la scuola materna, al contrario di quanto avviene oggi. “La maggioranza vola alto sui temi della scuola”, afferma il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, al termine dell’incontro.

L'obbligo scolastico dai 3 ai 18 anni

Sull’obbligo scolastico tra i 3 i 18 anni interviene la stessa Azzolina, spiegando che “si aprirà una riflessione. Ma tengo a sottolineare che abbiamo dei dati di dispersione scolastica devastanti in particolare al Sud. Perdiamo il 30% degli studenti, non arrivano nemmeno a 16 anni. Poi c’è la fascia 0-3 anni che va valorizzata. Abbiamo bisogno di asili nido. Le mamme hanno diritto di avere asili nido, non devono lasciare il lavoro”.

Nicola Fratoianni, facente parte della delegazione di Leu, parla di un “incontro lungo, molti temi in discussione, c’è spazio per discutere su molte questioni. Su questi temi c’è un buon clima, anche se punti di vista diversi. Una delle proposte è stata l’estensione dell’obbligo scolastico da 3 a 18 anni. Un tema che consideriamo importante. Estendere i percorsi formativi ed estendere l’obbligo significa consentire a tutte e tutti di partecipare.a questi percorsi formativi”.

La gratuità dei libri scolastici

Quella sull’obbligo scolastico è tra le proposte che più sembrano prioritarie per il Pd in tema di scuola, come dimostra il viceministro all’Istruzione, Anna Ascani: “Al tavolo su agenda governo 2020/2023 abbiamo portato le priorità del Pd sulla scuola: estensione obbligo 3-18 anni, gratuità dei libri di testo e tempo pieno. Investiamo sui talenti di ognuno, sul diritto allo studio universale per far crescere il Paese”.

Oltre alla questione dell’obbligo scolastico sono stati affrontati altri punti. C’è la questione della gratuità dei libri di testo, ma anche il ruolo degli insegnanti di sostegno che deve essere valorizzato, secondo Azzolina. Ancora, bisogna puntare sugli istituti tecnici e professionali e su una maggiore programmazione che permetta di fare concorsi regolarmente. Infine, c’è il tema della buona scuola che ha diviso la maggioranza. Per qualcuno deve essere cambiata la riforma introdotta dal governo Renzi, ma dall’altra parte non mancano le resistente di Pd e Iv. In ogni caso, spiega Azzolina, si “potrebbe aprire una ulteriore riflessione” in merito.

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