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Scuola, in pensione 4mila docenti: pronta la correzione della legge Fornero

La prossima settimana sarà depositato un emendamento alla riforma della Pubblica amministrazione per risolvere il caso dei “quota 96”, gli insegnanti che nel 2012 avevano maturato i requisiti per la pensione ma non avevano potuto lasciare il lavoro a causa della legge Fornero.
A cura di Susanna Picone
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Presto circa quattromila docenti potrebbero finalmente andare in pensione. Finalmente perché si tratta di quegli insegnanti che nel 2012 avevano maturato i requisiti per andare in pensione (36 anni di contributi e 60 di età) ma non avevano potuto lasciare la scuola per colpa della legge Fornero. Sono i cosiddetti esodati della scuola, i “quota 96”. Docenti che ora potrebbero andare in pensione perché la prossima settimana sarà depositato un emendamento alla riforma della Pubblica amministrazione necessario proprio per risolvere questo caso nato in quanto, a differenza delle altre categorie, l’anno lavorativo per i dipendenti della scuola termina il 31 agosto e non il 31 dicembre. Una dimenticanza che aveva, appunto, costretto al lavoro i “quota 96”. Più volte, dalla legge Fornero in poi, è stata affrontata la questione degli esodati della scuola ma tutte le proposte per correggere la riforma sono state frenata dalla Ragioneria generale dello Stato perché mancavano le coperture economiche.

Trovate le coperture per mandare in pensione i “quota 96”

Ma adesso, come spiega Il Messaggero, i soldi per mandare in pensione quattromila insegnanti sarebbero stati trovati. Soldi, si tratta di 416 milioni di euro in cinque anni, che sarebbero arrivati dalla spending review. A confermarlo al Messaggero è stato il presidente della Commissione bilancio, Francesco Boccia. “Le coperture le abbiamo trovate, arriveranno dalla spending review”, così Boccia. Sulla proposta ci sarebbe già l’avallo del ministero del lavoro di Giuliano Poletti. L’emendamento, secondo quanto scrive il quotidiano, prevede che gli insegnanti e il resto del personale della scuola che avevano maturato i requisiti per il ritiro con le norme pre-Fornero, possano ripresentare la domanda. L’Inps avrà quindici giorni di tempo per esaminarla e dare una risposta. Tutto questo servirà per fare in modo che gli insegnanti possano andare in pensione prima dell’avvio del nuovo anno scolastico.

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