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Scostamento di bilancio, che cos’è e a cosa serve

Il Senato oggi voterà sul nuovo scostamento di bilancio pari a 25 miliardi di euro, il terzo richiesto dal governo dall’inizio dell’emergenza coronavirus. Con questo ulteriore indebitamento si dovrebbero coprire i costi per le nuove misure anti-contagio che saranno introdotte con il decreto di agosto. Ma che cos’è lo scostamento di bilancio? Facciamo chiarezza.
A cura di Annalisa Girardi
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Oggi il Senato è chiamato a votare sul nuovo scostamento di bilancio pari a 25 miliardi di euro. Si tratta del terzo richiesto dal governo dall'inizio dell'emergenza coronavirus, dopo quello da 20 miliardi del Cura Italia e quello di 55 miliardi del decreto Rilancio. Con questo nuovo scostamento si dovrebbero coprire i costi per le nuove misure anti-contagio che saranno introdotte dal governo con il decreto di agosto, su cui l'esecutivo è al lavoro proprio in questi giorni: quindi proroga della cassa integrazione, assegni di disoccupazione, blocco licenziamenti e revisione del calendario fiscale. Secondo la maggioranza il governo dovrebbe avere i numeri per l'approvazione dello scostamento di bilancio, ma l'opposizione nei giorni scorsi ha ribadito più volte che se non verranno rispettate delle condizioni, non appoggerà i giallo-rossi. Ma che cos'è lo scostamento di bilancio? 

Che cos'è lo scostamento di bilancio

Per scostamento di bilancio si intende un indebitamento che il governo assume per coprire alcuni costi. In altre parole, per finanziare delle misure in deficit. Le politiche di bilancio di ogni Paese dell'Unione europea sono vincolate al proprio Obiettivo di medio termine (Omt), precisamente a un valore di saldo strutturale pari o migliore di questo indice. In questo modo, come spiega la Camera, si garantisce un margine di sicurezza di fronte alla possibilità che, in caso di crisi economica, il disavanzo di bilancio nominale superi la soglia limite del 3% del Pil definita dal Patto di stabilità e crescita. In altre parole, gli Stati devono rispettare un principio di sostenibilità delle finanze pubbliche, da cui però è possibile deviare temporaneamente in caso di circostanze straordinarie. Come lo è appunto la pandemia di coronavirus. Ancora la Camera precisa: "Deviazioni temporanee possono essere accettate, oltre che in presenza di eventi eccezionali, anche nel caso in cui un Paese abbia effettuato riforme strutturali rilevanti (con particolare riferimento a quelle pensionistiche), con un effetto quantificabile sulla sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche".

I numeri in Parlamento

Per approvare l'ulteriore deficit al governo di Giuseppe Conte serve una maggioranza assoluta di 160 senatori. Fino a questo momento, nel caso dei due precedenti scostamenti, l'opposizione aveva sempre sostenuto il governo, ma questa volta sia la Lega che Fratelli d'Italia hanno posto dei paletti. Matteo Salvini ha precisato che il sostegno della Lega dipende precisamente dal fatto che il governo accolga o meno le proposte del partito sulle misure da attuare. Giorgia Meloni, da parte sua, ha affermato che voterà a favore di un nuovo indebitamento solo se il governo preciserà chiaramente il modo in cui intende spendere questi soldi. Anche Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, ha detto che il sì del suo partito non è affatto scontato. Molto potrebbe quindi dipendere da come voteranno i senatori del Gruppo Misto.

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