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Schlein: “Giorgia Meloni dice che ha radici popolari, ma ha cancellato il Rdc e aumentato precarietà”

Giorgia Meloni “sta tradendo” quelle radici popolari che dice di avere, non parlando di salari, tagliando la sanità pubblica, riducendo Opzione donna per le pensioni. Lo ha detto Elly Schlein, segretaria del Pd, parlando della corsa del suo partito verso le europee: “Io sono qui per cambiare il Pd e il Paese e non mi fermo”.
A cura di Luca Pons
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Giorgia Meloni rivendica le sue radici popolari? "Allora le sta tradendo, quelle radici, con le scelte che sta facendo al governo. Quando arrivi a 5,5 milioni di poveri assoluti in questo Paese e tu cancelli l'unico strumento di sostegno contro la povertà, quando aumenti la precarietà dei contratti per i giovani, stai tradendo quelle radici". Lo ha detto Elly Schlein, segretaria del Pd, intervenendo a Di Martedì su La7. La leader dem ha attaccato la presidente del Consiglio, che come lei sarà candidata alle prossime elezioni europee: "Mi pare che Meloni abbia spiegato il programma. Il programma è lei. Sotto il nome, niente. Non c'è una visione dell'Europa che serve all'Italia e alle persone".

L'importante invece, ha insistito Schlein, "è cosa va a fare, cosa sta facendo, cosa ha fatto in quest'anno e mezzo. Perché è lì che si tradiscono le persone, anche quelle che l'hanno votata e che non si aspettavano che tagliasse la sanità pubblica, le pensioni, che bloccasse il salario minimo, che riducesse Opzione donna". Alle europee, il Pd dovrà affrontare tra gli altri anche il generale Roberto Vannacci, che sarà candidato con la Lega, ma la segretaria ha tagliato corto: "La gara a chi va più a destra fra Salvini e Meloni non mi interessa. Mi interessa ricostruire la sinistra. Più sentiremo bestialità e discriminazioni da quella parte, più diremo che chi nasce e cresce in Italia è italiano e che vogliamo il matrimonio egualitario perché l'amore è amore".

Il Partito democratico ha affrontato i soliti ostacoli interni per arrivare a delle liste per le europee, ma Schlein li ha rivendicati: "C'è stata un discussione, certo, ma io sono fiera di guidare un partito dove si discute per davvero. Fiera, a differenza di Giorgia Meloni, di non guidare un partito personale con amici e parenti. Io sono qui per cambiare il Pd e il Paese e non mi fermo".

Ora la prospettiva deve essere quella di continuare ad avvicinare le opposizioni, come Schlein dichiara dall'inizio del suo mandato di segretaria: "Ogni tanto leggo critiche o mi prendono in giro perché sono testardamente unitaria. Ma se riteniamo grave la rimozione totale della situazione sociale e salariale di cui Meloni non ha parlato in un'ora di discorso, se riteniamo grave l'autonomia che spacca in due il Paese, allora dobbiamo provare nelle nostre differenza e unire le forze. Io questa responsabilità la sento".

"Serve", ha concluso Schlein, "la serietà di mettersi a un tavolo e dire ‘siamo d'accordo sul salario minimo, sul congedo paritario, sull'investire in energia pulita per un nuovo piano industriale? Se siamo d'accordo, si lavora insieme. Il resto sono chiacchiere, e le persone non ne hanno bisogno".

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