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Salvini insiste sulle “cure democratiche e a basso costo”: che però non funzionano

Matteo Salvini punta il dito contro l’Agenzia italiana del farmaco e afferma: “Dalla primavera scorsa sta bloccando alcune cure domiciliari, con alcuni elementi di poco costo, che possono in fase iniziale del virus salvare le vite. Forse ci sono alcune cure democratiche che non convengono a qualcuno?”. Sulla questione gli aveva già risposto il virologo Roberto Burioni: “L’idrossiclorochina non cura né previene COVID-19. Chi in questa tragedia diffonde bugie pericolose o alimenta complottismi che immaginano la sparizione di cure in nome di interessi oscuri è un irresponsabile”.
A cura di Annalisa Girardi
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Il leader della Lega, Matteo Salvini, torna a parlare di "cure democratiche e a basso costo" suggerendo che ci sia qualcuno che le blocca in quanto non gli conviene che queste siano distribuite sul mercato. "Giovedì c'è il consiglio di amministrazione dell'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco. Che dalla primavera scorsa sta bloccando alcune cure domiciliari, con alcuni elementi di poco costo, che possono in fase iniziale del virus salvare le vite. Perché si sono persi questi mesi? Forse perché come denuncia qualche medico, dal dottor De Donno al professor Palù, da Bassetti a Zangrillo, ci sono alcune cure democratiche e a basso costo che non convengono a qualcuno?", ha detto il segretario del Carroccio intervenendo alla trasmissione Fuori dal Coro su Rete 4. "Perché quando saremo usciti da questo tunnel pazzesco, e l'Italia ne uscirà perché siamo usciti dalle Guerre mondiali e ci siamo rialzati costruendo l'autostrada del Sole e usciremo anche da questo fottutissimo virus, dovremo andare a guardare chi ci ha guadagnato e chi ci ha perso", ha aggiunto.

Delle dichiarazioni commentate anche dal virologo Roberto Burioni: "Mi arrendo. Se in un momento come questo il leader di un importante partito gioca a fare il complottista, è inutile smentire o ribattere. Anzi è inutile parlare". Già in passato Burioni era intervenuto sulle supposizioni di Salvini: "Le evidenze scientifiche sono concordi nel dimostrare la NON EFFICACIA della idrossiclorochina nella cura di COVID-19 e che non esistono prove solide (nonostante studi internazionali su decine di migliaia di pazienti) riguardo all’efficacia del plasma iperimmune". E ancora: "L'idrossiclorochina non cura né previene COVID-19 e chi è asintomatico – pur se non malato – può contagiare gli altri. Chi in questa tragedia diffonde bugie pericolose o alimenta complottismi che immaginano la sparizione di cure in nome di interessi oscuri è un irresponsabile".

Il leader del Carroccio ha poi concluso il suo intervento tornando a puntare il dito contro la Cina. "Sarebbe il massimo che coloro che hanno contagiato il mondo si facessero pagare per guarirlo. Su questo andremo fino in fondo. Non accetto che gli italiani e gli europei passino per scemi", ha detto.

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