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Salvini e la bufala della Psico-Polizia che controlla se ci sono feste nei condomini

“Psico-Polizia per controllare i condomini? Neanche George Orwell sarebbe arrivato a tanto, siamo alla follia, rileggiamoci 1984”, scrive Matteo Salvini su Twitter commentando le nuove regole e le raccomandazioni sulle feste private. “Nella Germania dell’Est la Stasi poteva contare su una spia ogni 83 cittadini. Sembra di essere ripiombati in quei luoghi”, aggiunge Giorgia Meloni. Ma davvero le forze dell’ordine potranno andare nelle case per controllare che non ci siano assembramenti e che si rispettino le norme anti-contagio? Non proprio: vediamo cosa dice davvero il nuovo Dpcm.
A cura di Annalisa Girardi
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"Non più di sei persone a casa di ciascuno… Perché sette porta sfortuna? Togliamo la Polizia dalle strade e la trasformiamo in Psico-Polizia per controllare i condomini? Neanche George Orwell sarebbe arrivato a tanto, siamo alla follia, rileggiamoci 1984": lo ha scritto su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini, commentando le nuove misure restrittive in arrivo. Provvedimenti che il governo ha introdotto per frenare la diffusione dei contagi di coronavirus. E che il segretario del Carroccio ha attaccato parlando di "Psico-Polizia" e dei controlli dentro alle case dei cittadini. Va però specificato che nulla di tutto ciò accadrà: non ci saranno agenti delle forze dell'ordine che vanno a bussare alle porte delle persone per verificare in quanti si siano riuniti nelle abitazioni e se si stiano facendo o meno delle feste come si potrebbe pensare dal tweet di Salvini.

Meloni e le "spie tra i cittadini"

Anche Giorgia Meloni ha attaccato il governo sulla stessa linea. "Nella Germania dell'Est la Stasi poteva contare su una spia ogni 83 cittadini. Sembra di essere ripiombati in quei luoghi. Il Governo PD-M5S, oltre a rendere il mondo del lavoro un inferno, ora vuole anche distruggere il tessuto sociale mettendo i cittadini italiani uno contro l'altro", ha scritto su Twitter la leader di Fratelli d'Italia. Ma anche in questo caso, con le raccomandazioni ai cittadini il Dpcm non intende spingere la popolazione a denunciare comportamenti poco prudenti, ma sottolineare come ora sia necessario tenere una serie di comportamenti anche in famiglia e con gli amici per fermare la curva dei contagi.

Facciamo allora chiarezza su quello che prevede il nuovo Dpcm approvato dal governo rispetto alle feste in casa e ai ritrovi nelle abitazioni private. Per prima cosa si deve precisare che tutto ciò che viene specificato in merito ai comportamenti da tenere all'interno delle abitazioni private non è che una raccomandazione che il governo fa ai cittadini per arginare la diffusione del coronavirus e scongiurare ulteriori restrizioni, che si rivelerebbero necessarie nel caso in cui la situazione epidemiologica precipitasse.

Cosa prevede il nuovo Dpcm sulle feste private

Il nuovo Dpcm raccomanda di evitare le feste private per evitare la diffusione dell'infezione, dal momento che i dati raccolti dalle autorità sanitarie sottolineano proprio come la maggior parte dei contagi avvenga in ambito familiare o tra amici, cioè in quei contesti dove ci sentiamo meno esposti al pericolo di contrarre il virus e rispettiamo meno le norme di sicurezza. C'è quindi la "forte raccomandazione" a non invitare più di 6 persone, ma questo non significa che ci saranno controlli nelle abitazioni. Mentre è sì prevista una stretta sulla movida (con la chiusura dei locali alle 24 e il divieto di consumazione in piedi dalle 21), sulle cerimonie civili e religiose (con un massimo di 30 partecipanti) e sullo sport di contatto (come il calcetto) praticato a livello amatoriale, per quanto riguarda le feste private queste sono vietate solamente nei locali aperti al pubblico.

Ma nulla vieta di invitare qualche amico a cena. Ma si raccomanda cautela e per questo si consiglia di non riunirsi con più di 6 persone nella propria casa. Allo stesso modo si esorta a mantenere la mascherina anche in casa in presenza di persone non conviventi. Quindi se si decide di invitare nella propria abitazione un amico e un parente sarebbe meglio proteggere sempre naso e bocca con la mascherina, proprio per evitare di diffondere ulteriormente il contagio, in una situazione che ormai dalla fine dell'estate appare sempre più preoccupante. Ma nessuna Psico-Polizia e controlli delle forze dell'ordine nei condomini. Le nuove regole non hanno certo l'obiettivo di creare il panico o imporre alcuni comportamenti all'interno delle case dei cittadini: ciò che si vuole fare è creare un po' di consapevolezza in più sui comportamenti che rischiano di far peggiorare la situazione epidemiologica, disincentivando quei comportamenti che allo stato attuale delle cose potrebbero essere rischiosi.

Cosa ha detto Conte sui controlli

Anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è intervenuto sulla questione, affermando in conferenza stampa: "Dobbiamo migliorare i comportamenti anche nelle abitazioni private: dobbiamo indossare mascherine se ci si avvicina a persone fragili, se si ricevono ospiti. Vi invitiamo a limitare il numero di ospiti, non più di 6, e di non svolgere feste e party in casa, sono situazioni di insidie pericolose. Ma non manderemo la polizia nelle case", ha rassicurato.

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