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Salvini dice che chiederà al governo di riaprire tutto anche al chiuso e di cancellare il coprifuoco

Lo scontro sul coprifuoco continua e Matteo Salvini annuncia battaglia per la prossima settimana, quando il governo valuterà i dati del contagio e delle vaccinazioni e deciderà se modificare le misure restrittive. Il leader della Lega ha annunciato che i suoi ministri chiederanno di tornare “al lavoro dentro e fuori, al chiuso e all’aperto, di mattina e di sera, e la cancellazione del coprifuoco”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Salvini rilancia ancora, e poi rilancia sul suo rilancio. Il leader della Lega è pronto per un'altra settimana di fuoco, la prossima, che vedrà il Consiglio dei ministri riunirsi per riconsiderare le misure restrittive in vigore sulla base dei dati epidemiologici e dell'andamento della campagna di vaccinazione. È il tagliando che era già stato previsto inizialmente, ma che il centrodestra ha rivendicato come una sua vittoria. Il calendario delle riaperture deciso poche settimane fa potrebbe essere ridiscusso, anche perché le parti politiche che chiedono quantomeno di allungare il coprifuoco sono sempre di più. Il giorno da cerchiare in rosso sul calendario è il 14 maggio, quando arriveranno i dati del consueto monitoraggio Iss del venerdì. Sembra sempre più probabile lo spostamento dell'orario di inizio del coprifuoco alle 23 o a mezzanotte, con l'eliminazione del blocco notturno a fine mese.

Il segretario della Lega inizia già a far capire quale sarà la sua linea la settimana prossima, quando il governo sarà chiamato a decidere se modificare o no le misure restrittive: "La settimana prossima gli esponenti della Lega chiederanno, in Consiglio dei ministri, il ritorno alla vita, al lavoro e alla libertà – ha detto Salvini a Porta a Porta, in onda stasera – Quindi al lavoro dentro e fuori, al chiuso e all'aperto, di mattina e di sera, e la cancellazione del coprifuoco, fidandoci del buonsenso degli italiani". E ancora: "Non possiamo continuare con restrizioni e controlli". Il leader del Carroccio ha insistito sul coprifuoco, che "non deve essere una decisione politica o partitica", ma "basarsi su dati scientifici". Poi ha precisato: "Non pretendo tutto e subito, però non si possono tenere chiusi in casa 60 milioni di italiani a oltranza".

La battaglia di Salvini sul coprifuoco, contro decisioni che secondo lui sono politiche e partitiche, continua. Nel frattempo anche la ministra Gelmini conferma che la prossima settimana si arriverà a dei cambiamenti, specificando che le riaperture devono comunque avvenire "progressivamente e in sicurezza". La capogruppo alla Camera di Forza Italia ha anche precisato che "alcune attività sono state penalizzate" e per questo confida "che a metà maggio ci sia un check sui dati dei contagi e sulle vaccinazioni e si possa procedere a ulteriori riaperture". Ma oltre allo spostamento del coprifuoco sembra difficile che il governo decida di accelerare sulle altre riaperture, soprattutto per quanto riguarda i ristoranti al chiuso o le palestre. "Saranno le evidenze scientifiche a decidere sul coprifuoco", taglia corto il commissario straordinario Figliuolo in visita a Campobasso. "Più ci vacciniamo e più possiamo aiutare la scienza a decidere".

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