8.735 CONDIVISIONI
Elezioni politiche 2022

Salvini dice che bisogna punire Putin e metterlo in ginocchio

Il leader della Lega attacca Putin, che “è in torto marcio” e va “punito, fermato e messo in ginocchio”. Ma sulle sanzioni non cambia idea: “In ginocchio ora ci siamo noi”.
A cura di Tommaso Coluzzi
8.735 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Matteo Salvini si scaglia contro Vladimir Putin, ma sulle sanzioni non cambia idea. "Putin è in torto marcio – ha detto il leader della Lega questa mattina su Radio Capital – ha scatenato una guerra orrenda, ha invaso un Paese, ha riportato morte e distruzione nel continente europeo". E ancora più duro: "Bisogna punirlo, fermarlo, metterlo in ginocchio". Poi, però, Salvini è tornato sul tema sanzioni, che lo divide dal resto del centrodestra in questo momento: "Sono operative da sette mesi, in ginocchio ci siamo noi e non Putin e la guerra va avanti". La Russia nel frattempo "non sta mandando gas".

Sulla partita interna, Salvini ha precisato: "Mi interessa che il centrodestra vinca. La Lega farà parte di questa vittoria". Poi ha ammesso: "La mia ambizione è che il centrodestra vinca e che la Lega prenda un punto in più di tutti gli altri". Con Meloni nessuna divisione: "Con gli alleati abbiamo davanti cinque anni belli ma impegnativi – ha insistito – Abbiamo provenienze, origini, culture diverse. Un programma comune di quattro forze politiche diverse è uno sforzo per ridurre le distanze ed esaltare le vicinanze".  E ha rilanciato: "Non vedo l'ora che arrivi il 25 settembre, poi saremo giudicati con i fatti".

Tornando alle sanzioni, invece, ha detto che bisogna contestualmente proteggere "operai, imprese e artigiani". Perciò il governo "deve mettere subito sul tavolo almeno 30 miliardi per limitare gli aumenti delle bollette".

Sul video contro una donna rom pubblicato dal capogruppo della Lega a Firenze, Alessio Di Giulio, Salvini è stato chiaro: "È una sciocchezza – ha ammesso subito – I problemi si risolvono reintroducendo i decreti Sicurezza". Con i decreti approvati dal primo governo Conte e poi smontati – parzialmente – dal successivo Conte due, "le persone che vivono nella delinquenza, come purtroppo spesso fanno gli abitanti dei campi rom, dovranno trovarsi un altro lavoro".

8.735 CONDIVISIONI
790 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views