Salvini dal palco di Atreju contro i “maranza rompicoglioni”. E rilancia innalzamento tetto del contante

Matteo Salvini dal palco di Atreju rilancia l'innalzamento del tetto del contante, previsto in manovra. "Siamo un paese libero: se uno vuole pagare in contanti deve poter usare i suoi soldi come cavolo vuole senza doversi giustificare. Siamo mica in Venezuela", ha detto il vicepremier e leader della Lega.
La questione è quella dell'emendamento di Fdi che aumenta il tetto consentito per i pagamenti in contanti a diecimila euro, con una tassa di 500 euro. Secondo la Lega è sbagliato imporre il pagamento di una franchigia: "Mi pare un eccesso di zelo", ha detto nei giorni scorsi il responsabile dei Dipartimenti Armando Siri.
Salvini poi ha promesso che presto partiranno i cantieri per il Ponte sullo Stretto di Messina, bocciato dalla Corte dei Conti. "Farò di tutto per avviare i benedetti lavori del Ponte sullo Stretto: non ci fermeranno mai, neanche i pipistrelli e i piccioni", ha detto dal palco. "È un'opera pubblica che il mondo ci invidierà", ha aggiunto. "Non dirò mai che siamo superiori o migliori della sinistra, di Bonelli e Fratoianni: siamo diversi, le sinistre dicono di no a qualsiasi opera pubblica ma grazie a questo governo questa mattina in Italia da Bolzano a Palermo abbiamo 236 miliardi di cantieri aperti, di opere pubbliche", ha aggiunto.
Un veloce passaggio anche alle polemiche su Francesca Albanese, i cui interventi nelle scuole hanno fatto scattare un'ispezione da parte del ministero dell'Istruzione: "La sinistra ha come riferimenti culturali e valoriali statisti come Saviano e la Albanese, io preferisco Oriana Fallaci e Charlie Kirk: a ognuno il suo. Onore a Charlie Kirk, martire della libertà", ha detto ancora il vicepremier e ministro dei Trasporti.
Il vicepremier leghista ha anche ricordato la prossima udienza del caso Open Arms, prevista il prossimo 17 dicembre, che lo vede coinvolto come imputato: "Mercoledì sarò impegnato col mio avvocato in un palazzo a pochi metri da qua, in Cassazione, perché c'è l'ultimo grado del processo per sequestro di persona che la sinistra ha approvato in Parlamento per cui sono stato assolto in primo grado a Palermo dopo quattro anni e mezzo di processo e decine di udienze, ma la procura di Palermo non se n'è fatta una ragione e ha fatto ricorso e mercoledì ci sarà l'ultimo grado di giudizio"
"O la Cassazione conferma l'assoluzione, quindi ci rivediamo qua ad Atreju a festeggiare l'anno prossimo, o la Cassazione cancella l'assoluzione e mi rimanda a processo a Palermo, quindi magari l'anno prossimo non sarò io a venire da voi ma mi collegherò da qualche istituto in giro per l'Italia. Ed è per questo che come ministro sto investendo milioni per sistemare le carceri italiane, mi sto portando avanti così almeno non si sa mai…", ha detto scherzando prima di aggiungere: "Io non scappo, ho difeso i confini del mio paese, ritengo di aver compiuto non il mio diritto ma il mio dovere, e a differenza di altri vado fino in fondo, costi quello che costi. Però pensate al segnale devastante, non per Matteo Salvini, ma se il mondo leggesse giovedì che in Italia difendere i confini è un reato penale. Pensate mafiosi, trafficanti e scafisti dove porterebbero il loro materiale umano, dove porterebbero i loro pacchi umani".
L'intervento di Salvini è anche l'occasione per rinnovare l‘impegno ‘anti maranza', come è stata ribattezzata la legge proposta dal Carroccio: "Le strade piene di fascisti? Io a Sala dico che ci sono piazze piene di maranza, che non so se sono fascisti o comunisti, ma di sicuro sono rompicoglioni", ha detto. Il ministro poi ha ricordato la vicenda della famiglia nel bosco, caso che ha già cavalcato con l'obiettivo di attaccare o giudici: "Rompono le palle nei boschi a gente perbene".
"Io mi vergogno che da quasi un mese tre bambini siano stati portati via alla loro mamma e al loro papà, alla loro famiglia nel bosco. Mi vergogno per quegli assistenti sociali e per quei giudici che hanno rubato la serenità a quei bambini e spero che possano tornare a casa per il Natale. E mi piacerebbe che la stessa solerzia assistenti sociali e giudici ce l'avessero per andare a liberare i bambini dei campi rom di mezza Italia che vivono nello schifo in mezzo ai topi e in mezzo ai reati invece di andare a rompere le palle nei boschi a gente perbene".