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Salvini con la mascherina di Borsellino: il fratello del giudice chiede una ‘Scorta’ in via D’Amelio

Matteo Salvini ha visitato il luogo della strage di via D’Amelio a Palermo indossando una mascherina su cui era stampato il volto del magistrato Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia. La scia di polemiche non si ferma. Il fratello del giudice, Salvatore Borsellino, propone di istituire una “Scorta della memoria”, un presidio simbolico e volontario, per proteggere dalle ‘passerelle’ l’albero piantato per Paolo.
A cura di Annalisa Cangemi
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La mascherina indossata da Matteo Salvini in Via D'Amelio a Palermo continua a fare discutere. Non hanno gradito i familiari di Paolo Borsellino che il segretario della Lega, arrivato venerdì a Palermo per presenziare all'udienza preliminare per il caso Open Arms, per il quale è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio, abbia fatto una "passerella" sul luogo della strage indossando un dispositivo di protezione su cui era raffigurato il volto del magistrato ucciso dalla mafia il 19 luglio del 1992, insieme a cinque uomini di scorta. La mascherina con la foto di Borsellino era stata donata all'ex ministro dell'Interno dall'assessore leghista della giunta Musumeci Alberto Samonà.

Oltre alle critiche arrivate da diversi esponenti di Pd e Leu contro il segretario del Carroccio si è anche scagliato il fratello del giudice antimafia: "Vedendo quelle immagini mi viene da vomitare, ma uno sciacallo come lui non può fare altro che sciacallaggio".

Oggi Salvatore Borsellino torna a parlare, e propone di istituire una "Scorta della memoria", una sorta di presidio simbolico e volontario, che tutti i giorni, "almeno dal primo primo maggio al 30 di luglio, i mesi delle stragi" possano custodire "quel luogo e quell'albero dalle 8 del mattino alle 8 della sera. Un giorno della nostra vita per chi a sacrificato la sua vita per noi".

"Via D'Amelio è sacra – spiega Borsellino – quel luogo, quell'albero non possono restare incustoditi. Ho riflettuto a lungo: queste profanazioni non si possono e non si devono ripetere. Quell'albero, piantato nella buca che era stata scavata dall'esplosione che ha fatto a pezzi Paolo, Agostino, Claudio, Emanuela e Eddie Walter è stato voluto da nostra madre perché potesse accogliere le persone, i giovani soprattutto, che vengono in quella via a trovare Paolo, ad onorare la memoria di suo figlio e dei ragazzi della sua scorta uccisi insieme a lui".

"Sono felice – prosegue Salvatore Borsellino – che a nostra madre sia stato risparmiato lo spettacolo a cui ho dovuto assistere io ieri, quella mascherina con l'effige di Paolo ostentata da quel politico come in altri casi ha ostentato, per opportunismo o per raccogliere qualche misero voto, l'effige di Trump o il rosario". La base di questa ‘scorta' sarà la Casa di Paolo: "Chi si iscriverà per fare il suo turno di scorta, che durerà un giorno, sarà ospitato per la notte presso la Casa, avrà in consegna una pettorina rossa con la scritta Scorta per la memoria e farà per l'intera giornata, dalle 8 del mattino alle 8 di sera, da guardia all'albero avendo come arma una Agenda Rossa che potrà poi tenere come ricordo di quel giorno della sua vita che ha donato per fare da scorta a Paolo. I gruppi del Movimento delle Agende Rosse, sparsi tutta Italia, saranno i primi, spero, a contribuire a questo servizio di scorta, ma chiunque potrà farlo".

Ieri Salvini ha rivendicato ancora la scelta di recarsi in via d'Amelio per portare dei fiori in ricordo del magistrato: "Io omaggio gli eroi dell'antimafia". Il leader della Lega poi ha indossato ancora la mascherina al termine dell'udienza preliminare del processo Open Arms nel carcere Ucciardone. Una mascherina "che dovrebbe unire tutti e non dividere nessuno", ha aggiunto parlando con i giornalisti.

"Qualcuno chiacchiera e insulta, mentre io ho fatto il ministro dell'Interno e sono stato orgoglioso di aver combattuto la mafia potenziando l'agenzia per confiscare i beni dei boss, ho abbattuto ville abusive, ho promosso sgomberi, ho assunto forze dell'ordine, ho organizzato i comitati nazionali per la sicurezza a San Luca e Castel Volturno. Agli altri lascio le parole", ha aggiunto.

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