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Rinnovato il contratto Ristorazione, chi avrà un aumento da 200 euro in busta paga

Fino a 200 euro in più, a regime, per chi rientra nel contratto collettivo nazionale Ristorazione e pubblici esercizi: si tratta di circa un milione di lavoratori. L’accordo sul rinnovo del contratto, scaduto dal 2021, è arrivato nelle scorse ore. Il primo aumento da 50 euro già a giugno 2024.
A cura di Luca Pons
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È arrivato, dopo lunghe trattative, il rinnovo del contratto collettivo per i dipendenti di Pubblici esercizi, ristorazione collettiva e commerciale, turismo. La versione precedente del contratto, stilata nel 2018, era scaduta nel 2021. La parte principale del rinnovo, che sarà valido fino a fine 2027, riguarda l'aspetto economico: si prevede infatti un aumento da 200 euro per i dipendenti al quarto livello, che poi sarà ricalcolato a scendere per gli altri di livello più basso.

Nel complesso, l'aumento di stipendio tocca circa un milione di lavoratori e lavoratrici che sono inseriti in questo contratto collettivo. Si tratta di circa 330mila aziende, da bar e pub a pizzerie e ristoranti, ma anche alcuni stabilimenti balneari, discoteche, imprese di ristorazione collettiva, mense di vario tipo (per scuole, ospedali o aziende).

Come detto, l'aumento da 200 euro andrà ai dipendenti del quarto livello contrattuale. I 200 euro sono l'importo dell'aumento quando sarà "a regime", quindi non da subito. Già nella busta paga di giugno 2024, però, ci sarà un primo incremento di 50 euro. Ci saranno poi altre quattro tranche di aumenti (rispettivamente da 40, 40, 30 e 40 euro), con tempistiche delineate.

Nella trattativa sono finiti anche l'assistenza sanitaria integrativa – il contributo a carico delle aziende salirà di tre euro dal gennaio 2027 – e alcuni aspetti più normativi. Ad esempio è stato rivista la classificazione del personale, che non veniva cambiata dagli anni Novanta. per renderla più in linea con il mondo del lavoro di oggi. Ci sono anche novità per quanto riguarda le politiche di genere: il contratto indica delle norme per contrastare molestie e violenze di genere nei luoghi di lavoro, e prevede novanta giorni in più di congedo retribuito al 100% per le donne vittime di violenza, rispetto ai novanta già previsti per legge.

Si sono detti soddisfatti i sindacati, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs: "Un risultato rilevante ottenuto dopo un negoziato articolato e complesso, sostenuto anche con la mobilitazione", hanno detto i sindacalisti, affermando di aver respinto "richieste di scambio diritti/salario" e criticando le associazioni datoriali Anir Confindustria e Angem: "Il sindacato continuerà a mettere in campo le iniziative di lotta necessarie a tutelare il giusto riconoscimento del Contratto rinnovato a tutte le lavoratrici e ai lavoratori".

Anche il presidente di Fipe Confcommercio Lino Stoppani ha dato un parere positivo: "Il rinnovo di questo contratto, che rappresenta il terzo Contratto di lavoro più applicato nel nostro Paese dopo quello del Terziario e del Metalmeccanico, è un risultato importante in vista dell’ormai imminente avvio della stagione estiva".

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