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Ricardo Franco Levi si è dimesso da commissario per la fiera di Francoforte dopo il caso Rovelli

Il commissario straordinario del governo per l’Italia Paese ospite d’onore alla fiera del libro di Francoforte 2024 ha consegnato le sue dimissioni al ministro Sangiuliano, pesano il caso Rovelli e la polemica sul figlio.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Ricardo Franco Levi ha consegnato le sue dimissioni dal ruolo di commissario straordinario del governo per l'Italia Paese ospite d'onore alla fiera del libro di Francoforte 2024. Sull'ex sottosegretario di Stato pesano i due casi scoppiati nelle ultime settimane: prima la questione Rovelli, con il fisico escluso per via del suo discorso contro il ministro Crosetto, caso poi rientrato nei giorni successivi, e oggi la polemica sul figlio, a cui Levi avrebbe – più o meno direttamente – assegnato la comunicazione italiana alla Buchmesse. Almeno secondo quanto rivelato dal quotidiano Libero.

Già due settimane fa si era parlato a lungo della figura di Levi, quando il fisico Rovelli aveva pubblicato una lettera ricevuta dal commissario straordinario in cui gli veniva comunicata l'esclusione dalla fiera del libro di Francoforte, durante la quale il divulgatore avrebbe dovuto tenere il discorso di apertura. Secondo quanto scritto dallo stesso Levi nella mail, l'obiettivo era evitare "motivi di imbarazzo".

Oggi, però, il quotidiano Libero ha spiegato che la comunicazione dell'Italia all'evento è stata affidata a una società belga, la IFC Next. Qui lavora il figlio dell'ex sottosegretario, Alberto. Levi si è difeso, secondo quanto riporta il quotidiano: "IFC next ha vinto la gara perché aveva il progetto migliore e il meno caro. E mio figlio non si è mai occupato del progetto e quel lavoro se l'è trovato da solo".

Il passo indietro, scritto in una lettera inviata al ministro Sangiuliano, a cui il commissario straordinario a rimesso il suo incarico, arriva proprio dopo le indiscrezioni sull'azienda dove lavora il figlio. Già ieri Levi lo ha comunicato al titolare del ministero della Cultura, con una nota riservata. Secondo quanto apprende LaPresse, l'ex sottosegretario è molto amareggiato, poiché è stata messa in dubbio la sua correttezza professionale.

La replica del ministro Sangiuliano

Il ministro della Cultura Sangiuliano ha reso pubblica la sua replica al commissario dimissionario: "Mi è pervenuta una lettera del dott. Ricardo Franco Levi nella quale si dice pronto a mettere a disposizione l'incarico di Commissario Straordinario del governo per l'Italia, ospite d'onore alla Fiera del libro di Francoforte 2024. Preciso di non essere il soggetto istituzionalmente abilitato ad accettare tali dimissioni, pur condividendo la necessità di dare discontinuità a questo incarico dopo le recenti polemiche. Informerò il governo per concordare eventualmente la nomina di un nuovo commissario. Ringrazio il dott. Levi per la sensibilità dimostrata e il lavoro svolto finora".

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