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Pontificato di Papa Leone XIV

Revocato lo sciopero dei treni di sabato 17 maggio per la messa di intronizzazione di Papa Leone XIV

Lo sciopero nazionale del trasporto ferroviario del 17 maggio, su richiesta della Commissione di garanzia sugli scioperi, è stato spostato al prossimo 23 maggio: la richiesta arriva perché il blocco dei convogli di Trenitalia, Italo e Trenord avrebbe provato non pochi disagi ai viaggiatore, nel giorno della vigilia della messa di intronizzazione di Papa Leone XIV, prevista per domenica 18 maggio.
A cura di Annalisa Cangemi
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La Commissione di garanzia sugli scioperi aveva rivolto un appello a Usb, Assemblea Nazionale Pdm/Pdb e Sgb, affinché spostassero lo sciopero del trasporto ferroviario fissato per sabato 17 maggio. La ragione principale è legata alla messa di intronizzazione di papa Leone XIV, prevista per domenica 18 maggio, alle 10, alla quale si prevede parteciperanno circa 250.000 fedeli, nonché capi di Stato e di governo provenienti da ogni parte del mondo.

Lo sciopero del trasporto ferroviario, a cui avrebbero aderito Trenitalia, Italo e Trenord è stato effettivamente rinviato al 23 maggio dalle 01.00 alle 23.59, con le stesse modalità. "Questa scelta scaturisce dalla valutazione attenta delle implicazioni che sarebbero occorse a uno sciopero nazionale dei ferrovieri fortemente partecipato, che si sarebbe svolto alla vigilia di un evento eccezionale come quello legato all'insediamento del nuovo Pontefice previsto per il giorno 18 maggio", ha scritto l'Unione sindacale di base in una nota stampa.

Anche il ministero dei Trasporti ha confermato con una nota che lo sciopero, a seguito del confronto tra istituzioni e sigle sindacali interessate, è stato differito. "Salvaguardati i diritti alla circolazione dei cittadini anche in previsione della Messa in piazza San Pietro per l'inizio del pontificati di Papa Leone XIV, gli Internazionali di Tennis e il Gran Premio di Imola", si legge in una nota del ministero guidato da Salvini.

Sciopero dei treni rinviato al prossimo 23 maggio: chi si ferma

La protesta era prevista per 23 ore per tutto il comparto ferroviario, a avrebbe provocato non pochi disagi ai viaggiatori che intendono spostarsi nel fine settimana. Dunque il prossimo 23 maggio si fermeranno sia i treni regionali, sia quelli a lungo percorrenza che quelli ad alta velocità delle società Trenitalia, Trenord e Italo.

Il ministero dei Trasporti, in previsione dello sciopero del 17 maggio, aveva fatto sapere che dallo stop sarebbero stati esclusi i lavoratori del settore infrastrutture di Rfi e diverse società si trasporto locali: Gtt, Trentino trasporti, Ferrovia Udine Cividale, Ferrovia sud est, Sistemi territoriali, Trasporto ferroviario toscano, F.a.s. – tua, Eav, Ferrotramviaria, Ferrovia del Gargano, Ferrovia Calabria. Lo stesso dovrebbe essere confermato per la giornata del 23: il blocco della circolazione dei treni il prossimo 23 maggio è fissata dall'1 alle 23.59, e riguarderà l'intero territorio nazionale.

I motivi del rinvio dello sciopero nazionale dei treni

"Non è solo una questione di rispetto – sottolineano i sindacati – abbiamo deciso insieme alle altre Organizzazioni e movimenti che era importante evitare incomprensioni e critiche, o peggio ancora, interventi dell'autorità, su una lotta che da mesi vede un'intera categoria impegnata a sostegno per il rinnovo contrattuale, mentre è in corso una trattativa lontana dalle istanze dei lavoratori e delle lavoratrici. Un gesto di responsabilità che è esattamente l'opposto di quanto messo in campo dal sistema di contrattazione e rappresentanza ufficiale: questo non ha mai preso in considerazione la piattaforma costruita dal basso, da un anno ignora bellamente scioperi con percentuali di adesioni altissime, scaricando i disagi sull'utenza, che ha delegato alla Commissione di Garanzia il ruolo di mano armata contro il diritto di sciopero e che da 7 (sette) anni si permette di non rinnovare le RSU e gli RLS in tutto il Gruppo FSI. Proprio per queste considerazioni, sarebbe opportuno che il Ministero dei Trasporti assumesse quel ruolo di ascolto e mediazione delle istanze che vedono un così ampio sostegno da parte dei ferrovieri, ruolo che in tutta questa vertenza è mancato", conclude la nota.

La Commissione di garanzia sugli scioperi ha sottolineato inoltre che le giornate dal 16 al 18 maggio 2025 saranno interessate da manifestazioni sportive di rilevanza internazionale, come il Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia Romagna presso l'Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola e gli Internazionali Bnl d'Italia presso il Foro Italico di Roma, "per i quali sono previsti grandi afflussi di persone, approssimativamente stimabili in 220.000 per il primo e 400.000 per il secondo".

"Le azioni di sciopero proclamate, pertanto – ha rimarcato la Commissione in una nota – si collocano in un periodo nel quale è quanto mai necessario garantire il regolare funzionamento del servizio di trasporto ferroviario, al fine di consentire l'arrivo e la ripartenza degli utenti che parteciperanno agli eventi".

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