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Renzi tiene in bilico il Governo: “Se Conte pensa che nostre proposte non vanno bene ci dimettiamo”

Matteo Renzi è intervenuto a Radio Anch’io, commentando il tema degli ultimi giorni: la tensione nella maggioranza causata principalmente dal suo partito, Italia Viva. Sul Recovery fund il senatore ha le idee chiare: “Ci sono 200 miliardi da spendere adesso e dove metteremo questi soldi farà la differenza per il futuro”. A Conte “abbiamo detto chiaramente che se vogliamo andare avanti noi ci siamo, ma se ritiene che le cose che proponiamo non vanno bene, noi ci alziamo e ce ne andiamo”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Matteo Renzi è ancora una volta la spina nel fianco del Governo. Dalla nascita dell'esecutivo giallorosso il leader di Italia Viva ha minacciato più volte – più o meno direttamente – di mettere in crisi la maggioranza. In questo caso il pomo della discordia è la gestione dei fondi del Recovery fund, che il presidente Conte aveva in mente di gestire tramite una cabina di regia e specifiche task force. "Noi non vogliamo fare la vecchia politica – ha spiegato Renzi questa mattina a Radio Anch'io – il punto fondamentale è che ci sono 200 miliardi da spendere adesso, non ci saranno più in futuro, e io ho il dovere di dirlo ad alta voce e dico: spendiamoli bene", perché "dove metteremo questi soldi farà la differenza per il futuro". Il leader di Italia Viva si è difeso: "Dire questo non è lesa maestà o aprire una crisi, ma significa fare politica e su questo abbiamo fatto un elenco, dicendo a Conte di farci sapere la risposta". Secondo l'ex presidente del Consiglio "prima dobbiamo decidere cosa fare di questi soldi, una volta deciso possiamo tranquillamente creare la macchina organizzativa con unità di missione".

La fiducia a Conte non è a tempo limitato, secondo Matteo Renzi. Non c'è un tempo di scadenza per la risposta, "non è un quiz, ma partiamo da un presupposto: i 200 miliardi del Recovery sono i soldi degli italiani, non di Conte o di Renzi, quindi vanno spesi bene", ha spiegato il senatore. Se il presidente del Consiglio "è d'accordo su questo, e sul fatto che occorre trasparenza con un bel dibattito in Parlamento il più velocemente possibile, poi si va nel merito". Quello che succederà "lo scopriremo solo vivendo – ha scherzato Renzi – Mi sembra che il Pd sia d'accordo su tutti i nostri punti, poi i 5 Stelle devono decidere che cosa fare, io non devo restare a tutti i costi".

Poi arriva l'ennesimo ultimatum al Governo e al presidente del Consiglio: "A Conte abbiamo detto chiaramente che se vogliamo andare avanti noi ci siamo con lealtà, ma se ritiene che le cose che proponiamo non vanno bene, noi ci alziamo e ce ne andiamo", ha spiegato il leader di Italia Viva. Tra le altre cose Renzi ha sottolineato che "dire che Mario Draghi sta dando indicazioni corrette non significa provocare". E sul tema degli 007, ha detto: "Non puoi avere accentramento di ruoli, con Berlusconi ai servizi c'era Letta, con me Minniti". Secondo Renzi "i servizi sono delicati, dire al premier non puoi gestire tutto da solo è fargli un piacere".

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