Renzi: “Noi siamo quelli che ci provano e non fanno la Wikipedia della sfiga”

Dopo Bologna, la scena si è ripetuta anche a Bolzano: un gruppo di antagonisti ha contestato il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, con lancio di uova e di bottigliette d’acqua. Qualche piccolo momento di tensione con le forze dell’ordine (si parla di un operatore di Sky lievemente ferito dal lancio di una bottiglietta d’acqua), ma per fortuna nulla di grave. Poi Matteo Renzi si è spostato prima a Trento, poi a Rovereto, in provincia di Trento, dove ha tenuto un breve intervento in vista delle imminenti elezioni amministrative.
E il primo pensiero del Presidente del Consiglio è andato all’approvazione definitiva della nuova legge elettorale: “La politica ieri ha ripreso la propria credibilità e torna ad essere una cosa seria e bella. Noi torniamo ad essere credibili perché manteniamo le promesse e con le riforme la politica, che è passione, riconquista la dignità perduta negli anni passati”. Quanto alle proteste di studenti ed insegnanti, Renzi ribadisce quanto detto in mattinata sulla necessità di ascoltare le piazze, ma ribadisce: “La scuola deve creare occasioni di lavoro, ma prima deve educare alla cittadinanza […] Ma noi vogliamo andare avanti e siamo il primo Governo a mettere 3 miliardi sulla scuola e se noi crediamo in questa riforma della scuola cambieremo l'Italia, se no non andremo da nessuna parte”.
Il tema centrale del suo discorso resta quello della “sfida del cambiamento” e della necessità di marcare una discontinuità col passato: “Noi siamo quelli che ci credono e che vogliono lasciare il Paese meglio di come lo hanno trovato. Noi non molliamo di un centimetro rispetto all'impegno di fare ciò che abbiamo promesso. E lo spazio della ripresa è nostro e di quelli che ci provano e non si limitano a fare la Wikipedia della sfiga. E le riforme sono il nostro indice e il nostro simbolo”.