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Renzi in Sicilia: “La lotta alla criminalità unisca e non divida”

Dopo la visita in Calabria Renzi è arrivato in Sicilia e commemorato la figura di Pio Latorre, ex segretario regionale del PCI ucciso il 30 aprile 1982 durante un agguato mafioso.
A cura di Redazione
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Il premier italiano Matteo Renzi

UPDATE ore 18.30 – Dopo la visita a Reggi Calabria Matteo Renzi ha varcato lo Stretto e raggiunto la Sicilia, in particolare Palermo e Catania per la riapertura del viadotto Himera. Il capo del governo ha omaggiato la figura di Pio Latorre, ex segretario del Pci siciliano ucciso il 30 aprile 1982 insieme al suo autista Rosario Di Salvo, e lanciato un messaggio alla magistratura. "Oggi abbiamo portato un fiore nel luogo dell'agguato a Pio La Torre – ha detto il premier  – per dire che la lotta contro la criminalità organizzata, la mafia, contro tutte le forme di illegalità, non è una priorità degli uni contro gli altri, ma per tutti gli italiani e deve essere una battaglia che deve unire tutte le persone per bene. Noi combattiamo senza pietà la criminalità organizzata. Abbiamo stima e riconoscenza per le forze dell'ordine che lavorano e tutti quelli che combattono tutte le sue forme insopportabili e odiose. La criminalità va combattuta con i fatti, come processi e sentenze, e non con le parole". Poche ore prima era stato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando a denunciare il sistema mafioso in una dichiarazione così forte da aver attirato l'attenzione della presidente della commissione antimafia Rosy Bindi: "Il nuovo sistema politico-mafioso si annida nei settori di acqua, energia e rifiuti. Grumi di potere devastanti che vedono anche la presenza e la gestione scellerata di pezzi confindustriali", ha detto il sindaco.

Durante la sua visita al Reggio Calabria – dove è stato presente all'inaugurazione del museo archeologico – il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha invitato tutti "per i prossimi due anni" a mettere "da parte le polemiche e lasciamole ai professionisti del no. Dico solo basta a chi racconta il Sud come un luogo dove va tutto male. A questi io dico di provare a dire per una volta sì". Per il premier bisogna continuare " la battaglia contro la criminalità perché questa non è ancora vinta. Ecco perché noi siamo in prima fila con i giudici e con le forze dell’ordine per sconfiggere ogni forma di criminalità".

Nella sala dei Bronzi di Riace del Museo archeologico nazionale, Renzi ha firmato il "Patto per la Calabria e per Reggio Calabria", insieme al presidente della Regione e il sindaco di Reggio. "Il Museo archeologico di Reggio Calabria è stato aperto. C’è un direttore scelto con una competizione internazionale. Adesso, però, bisogna correre", ha spiegato il premier, che ha promesso che il governo farà "di tutto per creare un collegamento tra la bellezza di questa città e quella della Calabria. Di fronte a tanta bellezza non è possibile che questa struttura sia sotto i 200 mila visitatori all’anno. Servono interventi specifici e puntuali".

Durante la sua visita, il premier ha parlato anche del Ponte sullo Stretto: "Quando finalmente avremo sistemato ciò che va sistemato in Calabria e in Sicilia, allora potremo affrontare la questione del Ponte". Tra le "cose da sistemare" c'è il completamento della Salerno-Reggio Calabria. Per Renzi "il 22 dicembre dovremo averla pronta" ed "entro la fine di luglio verremo per fare un sopralluogo, come d’impegno preso con il ministro Delrio".

Il presidente del Consiglio è adesso atteso in Sicilia. Nelle due regioni dello Stretto sono state organizzate manifestazioni e proteste dai sindacati.

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