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Renzi: “Il Partito Democratico dica se sta con Draghi o Di Battista, che cerca i voti dei No vax”

Il leader di Italia Viva all’assemblea nazionale del partito rilancia il centro riformista e chiede al Pd di decidere da che parte stare. Poi attacca Raggi e Di Battista, che alle politiche, secondo Renzi, cercheranno i voti dei No vax.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Matteo Renzi, nel suo intervento all'assemblea nazionale di Italia Viva, è tornato a parlare del riformismo in Italia e di chi dovrebbe rappresentarlo dal suo punti di vista: "Quello spazio al centro c'è, non so se si attende il principe azzurro o Biancaneve, quello che è certo è che non saranno i sette nani a riempire questo spazio, non saranno autoproclamati leader a costruire il centro". La vera domanda, secondo il senatore fiorentino, "non è come costruirlo ma se il Partito Democratico vorrà stare qui o no. Noi abbiamo lasciato il Pd, toccherà a loro decidere, vedo segnali interessanti. Non so cosa faranno ma so che questo spazio sarà decisivo, segnerà il governo dal '23 al '28 in Italia".

Poi Renzi ci è andato giù duro contro gli "amici del campo largo" sulla questione energetica: "Se ai ricchi aumenta la bolletta pagano, se aumenta a una famiglia di operai non sa come andare avanti. Si dica con chiarezza se sull'energia, il campo largo sta con Draghi o con Di Battista, la Lezzi e la Lombardi". E poi ha annunciato: "Virginia Raggi sarà una protagonista delle prossime politiche, si vorrà candidare e cercherà di prendere voti tra i No vax e il grillismo della prima ora". Secondo Renzi sono circa "5 milioni di italiani" che si possono tradurre nel "15%" di voti ed è "lì che Di Battista e Raggi si posizionano".

Nel suo discorso, poi, Renzi ha rilanciato il presidenzialismo o semipresidenzialismo, prevedendo che al legge elettorale non cambierà prima della prossima legislatura. Poi, a proposito di percentuali, ha sottolineato: "Abbiamo il 4% ma col 4% in Parlamento li abbiamo già fatti ballare tre o quattro volte al ritmo delle nostre percussioni".

Il leader di Italia Viva ha anche, ovviamente, toccato il tema della guerra tra Russia e Ucraina: "È una ferita profonda, non solo alla vita di cittadini e cittadine pacifici che vorrebbero vivere in prosperità e pace, è una ferita per tutti noi". E ha lodato "la posizione molto chiara di Enrico Letta", che "spazza via ogni dubbio su eventuali incertezze del Partito Democratico". Mentre i rapporti passati tra Matteo Salvini e Putin "si commentano da soli".

Poi è tornato sul tema dell'energia, centrale per il senatore fiorentino e ovviamente per tutti gli italiani: "Passiamo dalle parole ai fatti e come Italia viva annunciamo da subito il voto a favore di tutte le misure, in attesa che il Cdm indichi dei decreti, dei disegni di legge e proposte concrete – ha detto Renzi – un fondo va stanziato subito, in Europa, e deve essere di 10,8 miliardi per le nostre aziende, che stanno pagando il prezzo della guerra".

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