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Renzi: “Finalmente mi sento libero, non ne potevo più delle divisioni nel Pd, peso 3 chili in meno”

Matteo Renzi, fondatore di Italia Viva, intervenuto a ‘Non è l’Arena’ su La7, commenta così la sua separazione dal Partito Democratico: “Finalmente mi sento libero, non ne potevo più delle divisioni interne nel Partito Democratico, ma non ne potevano più nemmeno gli italiani, è meglio così per tutti, almeno si fa chiarezza”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il senatore Matteo Renzi, intervenuto a ‘Non è l'Arena' su La7, commenta così la fondazione di Italia Viva: "Finalmente mi sento libero, non ne potevo più delle divisioni interne nel Partito Democratico, ma non ne potevano più nemmeno gli italiani, è meglio così per tutti, almeno si fa chiarezza. Ora sono più sollevato, sono più libero e sereno, peso tre chili in meno". Il suo ex segretario, Zingaretti, ha raccontato di essere stato informato della mossa di Renzi solo tramite Whatsapp: "Non è così, però io preso l'impegno di non fare nessuna polemica con Zingaretti. Ora che esco dal partito, rientreranno D'Alema e Bersani, contenti loro contenti tutti".

"Non avrei scommesso mezzo centesimo sul caos di agosto. Ma non è merito mio, qui siamo in presenza di un harakiri, di un autogol devastante di Salvini. Ha chiesto pieni poteri, ma per far che? Per uscire dall'euro? Lo dovevamo fermare". spiega. "Se ci sono state telefonate con Salvini che lo abbiano indotto alla crisi? Io so che con me telefonate non ci sono state. Io mandato un sms a Salvini quando si è dimesso, perché lui aveva fatto altrettanto con me dopo il referndum", spiega Renzi."Salvini ha fatto un errore e di fronte a questo errore è stato giusto proporre una soluzione che dà tranquillità all'Italia".

"I poteri forti hanno un peso nella situazione politica?", gli domanda Giletti. "Può darsi ma in questo caso non hanno giocato un ruolo, lo ha giocato il pensiero debole di Salvini. Ai poteri forti, ai mercati, interessa che l'Italia sia seria. Uscire dall'euro immediato crea scompiglio nei mercati", sottolinea Renzi. "Nel giro di un mese aver mandato a casa Salvini ha permesso all'Italia di recuperare, su base annuale, 9 miliardi di euro".

Riguardo alla nomina di Paolo Gentiloni a commissario Ue "ero assolutamente d'accordo – afferma il senatore – Con Gentiloni abbiamo avuto discussioni ma va benissimo in Ue, avere lui o uno che voleva uscire dall'Ue…meno male che Gentiloni c'è". Poi commenta il titolo che gli ha dedicato The Economist: "Demolition man? È la traduzione inglese di ‘rottamatore'". 

Anche Renzi d'accordo con Di Maio, che contrasta l'idea di introdurre nuove tasse, per esempio quelle sulle merendine e i voli nazionali e internazionali: "Ora bisogna evitare l'aumento dell'Iva e delle tasse, sarebbe devastante. Conte può andare alla tutte le feste che vuole, Cgil, Meloni… l'importante è che eviti l'aumento dell'iva e non si alzino le tasse, sarebbe poco saggio".

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