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Renzi: “Chi minaccia il voto sbaglia. Franceschini si occupi di cultura e turismo”

“Se si aprisse la crisi, tanto varrebbe andare a votare. Conte contro Salvini e ce la giochiamo”, aveva detto il ministro dem Dario Franceschini. Un’ipotesi a cui ha subito risposto Matteo Renzi: “Franceschini è il ministro della Cultura e del Turismo, si occupasse dei teatri chiusi e degli alberghi. Noi vogliamo darti una mano a spendere questi soldi, ma se non li spendi c’è un intero settore che va in crisi. Se io fossi Franceschini darei un bacio a tutti quelli di Italia Viva”.
A cura di Annalisa Girardi
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Matteo Renzi prima prova a placare le polemiche e poi torna all'attacco contro il governo. "Penso che non andremo al voto e che ci sia una maggioranza in Parlamento. Il buon senso prevede che si smetta di litigare", diceva ieri il leader di Italia Viva intervenendo alla trasmissione "L'aria che tira" in onda su La7. Ma oggi lancia un nuovo affondo e questa volta il bersaglio è il ministro della Cultura e del Turismo, il dem Dario Franceschini. Che nelle ultime ore ha parlato di elezioni anticipate in caso di crisi di governo: "Se si aprisse la crisi, tanto varrebbe andare a votare. Conte contro Salvini e ce la giochiamo", ha detto. Ma Renzi replica: "Brutto dirlo così quando bisognerebbe parlare di altro, ma è chiaro che sta bluffando come si fa nelle partite di poker in politica. Però non c'è niente da giocarsi. Qui c'è da discutere di quanti soldi mettiamo sul turismo".

Secondo il leader di Italia Viva "se qualcuno pensa di minacciare il voto è sbagliato, perché in democrazia il voto non è una minaccia". E sul ministro del Pd aggiunge: "Franceschini è il ministro della Cultura, si occupasse dei teatri chiusi; è il ministro del Turismo, si occupasse degli alberghi. Il presidente della Repubblica non è Franceschini ma Sergio Mattarella".

Poi, in merito agli stanziamenti che dovrebbero arrivare sul settore del turismo, uno dei più colpiti dalla pandemia di Covid-19 e dai provvedimenti di chiusura, aggiunge: "Io questo dico al ministro Franceschini: noi vogliamo darti una mano a spendere questi soldi, ma se non li spendi c'è un intero settore che va in crisi. Perché è vero che c'è il credito di imposta per quando la gente riaprirà, ma se questi non riaprono il credito di imposta a che serve?". Quindi Renzi illustra la proposta di Italia Viva: "Prendiamo i soldi del Mes, su cui Franceschini dovrebbe essere d'accordo. Sono 36 miliardi di euro che mettiamo sulla sanità. Liberiamo i 9 miliardi che ci sono oggi sulla sanità nel Recovery Fund e li mettiamo su cultura e turismo. Se io fossi Franceschini darei un bacio a tutti quelli di Italia Viva".

E conclude tornando a commentare le tensioni interne all'esecutivo: "All'inizio dicevano che noi facevamo polemica. Non è così, non erano polemiche, noi stavamo chiedendo di discutere del Paese. Adesso si discute del Paese, lunedì o martedì arriverà il nostro documento. Lo pubblicheremo, come abbiamo reso pubblica la lettera inviata a Conte. Noi giochiamo trasparente".

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