Renzi al Vinitaly: “Ci vorrebbe un Masterchef anche per l’agricoltura”
Accolto dal governatore del Veneto Luca Zaia che gli ha consegnato il gonfalone di San Marco, vessillo della Regione, Matteo Renzi è arrivato oggi a Verona per partecipare a Vinitaly, la fiera dedicata al vino e all'agricoltura. Dopo un saluto al padiglione nove, dove erano presenti i viticoltori della Toscana, e a quello della Regine ospitante con un brindisi di rito, il Premier ha tenuto un lunga conferenza stampa. Oltre ai recenti provvedimenti del governo come il Def presentato ieri, il Premier ha parlato ovviamente anche di agroalimentare e vino. "Il vino e l'agroalimentare non sono un divertissement, dei passatempi. Sono un pezzo rilevante della nostra cultura, del nostro lifestyle, ma anche della nostra economia" ha sottolineato Renzi davanti ai giornalisti, aggiungendo: "Possiamo aumentare il nostro export del 50 per cento". Il Presidente del Consiglio ha ricordato le possibilità di sviluppo del settore spiegando "Per quanto riguarda il vino l'export 2013 è di 5 miliardi di euro, il nostro obiettivo è di arrivare nel 2020 a 7,5 miliardi con un aumento del 50 per cento". Poi con una battuta Renzi ha ricordato: "Quindici anni fa nessuno pensava che fare il cuoco fosse prestigioso. Oggi i miei figli organizzano il gruppo di ascolto per vedere Masterchef. Ce ne vorrebbe uno anche per l'agricoltura".
"Lavorare in agricoltura non è diminutio, è una cosa bella e importante" ha insistito ancora Renzi, ricordando che un parte dei ricavi derivanti dai tagli alla spesa pubblica annunciati dal governo saranno destinati anche al settore dell'agroalimentare. "Una parte della spending review riguarderà anche l'agroalimentare" ha spiegato Renzi, concludendo: "Per l'agroalimentare oggi l'export è di 32-33 miliardi. Il nostro obiettivo è giungere nel 2020 a 50 miliardi di euro. Il 15 maggio daremo le linee guida della Politica Agricola Comune"
