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Il Consiglio dei ministri vara il Def: via libera agli 80 euro in busta paga

Il Governo presenta il documento di economia e finanza, con le linee guida per i tagli della spending review e le coperture per lo sgravio Irpef in busta paga.
A cura di Redazione
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Ore 20.19 – Dopo aver risposto alle domande dei giornalisti, Renzi e i suoi ministri hanno chiuso la conferenza stampa di oggi.

Ore 20:00 – Renzi cede la parola al ministro Pier Carlo Padoan, che spiega nel dettaglio le linee guida del Def: "Il documento si compone di due parti, una sui provvedimenti strutturali e l'altra sulla crescita e la sostenibilità delle riforme. Due parti che si completano a vicenda. Ad esempio il sostegno ai redditi più bassi permetterà alle imprese di creare più occupazione anche grazie alla riforma del mercato del lavoro". Sulle privatizzazioni spiega: "Abbiamo l'obiettivo di rendere più efficienti le imprese pubbliche e al contempo di ottenere risorse". Per il ministro dell'Economia il momento è cruciale: "Bisogna combinare assieme cambiamenti strutturali e azioni di bilancio, sarà uno dei compiti del Governo in Europa; questa è una strategia complessiva, per questo avrà successo".

Ore 19:45 – Renzi annuncia nel dettaglio le misure del Def. Il Presidente del Consiglio, ricordando che oggi il Capo dello Stato ha firmato il ddl costituzionale, conferma: "Abbiamo rispettato tutti gli impegni che abbiamo preso, dal fisco alla pubblica amministrazione. Ridurremo il numero degli enti ed il numero dei dirigenti nominati nelle varie strutture, a partire dalle province. Confermo l'impegno sullo ‘Sforbicia Italia' e sulle società municipalizzate; ma anche quello sulle scuole e sull'idrogeologico". Quanto alle coperture, Renzi spiega: "Per il taglio di 10 miliardi di euro del cuneo fiscale, la copertura per il 2014 riguarda 6,7 miliardi di euro e sarà inserita nel decreto di venerdì 18, dopo il passaggio del Def in Parlamento: 4,5 miliardi da spending review e 2,2 da aumento gettito Iva e rivalutazione tassazione sulle quote delle banche. Si tratta della quattordicesima che daremo agli italiani, per una questione di giustizia sociale". Poi la conferma del taglio degli stipendi dei manager (che però non varrà per i manager delle società quotate): "Nessuno può guadagnare più del Presidente della Repubblica". Poi la chiusura: "Tutto questo lavoro lo facciamo mantenendo l'impegno sui limiti europei, perché noi siamo uno dei non molti Paesi che rispetta i parametri e proprio per questo chiediamo che l'Europa rifletta su se stessa".

Ore 19:40 – Terminato il Consiglio dei ministri, comincia la conferenza stampa del Presidente del Consiglio Matteo Renzi: "Abbiamo approvato il Def, con il contributo determinante del ministro Padoan. È un documento molto serio, noi stimiamo la crescita allo 0,8, con tutti gli interventi immaginati che abbiamo sottostimato per estrema prudenza. Le nostre riforme sono un punto d'orgoglio per questo Governo, ma anche la precondizione della ripresa economica."

Ore 18:40 – Cominciano a filtrare le prime indiscrezioni sulle misure allo studio del Consiglio dei ministri. Stando ad esempio alle anticipazioni dei cronisti, potrebbe arrivare fino al 26% la tassazione sulle rendite di Bankitalia, mentre l'intervento sugli stipendi dei dirigenti della Pubblica Amministrazione potrebbe riguardare una platea più ampia e "raggiungere" anche chi guadagna oltre i 90mila euro lordi annui.

Intanto il Quirinale conferma la firma del Capo dello Stato sul ddl costituzionale di riforma del Senato, senza correzioni aggiuntive: "Il disegno di legge di riforma costituzionale è stato firmato stamane dal Capo dello Stato non appena pervenuta la relazione illustrativa. La trasmissione al Parlamento avviene a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri. È pertanto destituita di fondamento la notizia secondo cui sarebbero state apportate correzioni dalla Presidenza della Repubblica al testo trasmesso dal Governo dopo l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri".

Ore 18:15 – Sta per iniziare il Consiglio dei ministri chiamato ad esaminare ed approvare il Documento di economia e finanza. Stando a quanto riferiscono fonti dirette, per la prima volta da anni la zona di piazza Colonna non è transennata e dunque all'esterno di Chigi si è riunita una piccola folla di curiosi, mentre i ministri cominciano ad entrare per la riunione programmata.

Dopo settimane di attesa è venuto finalmente il momento di conoscere nel dettaglio in che modo il Presidente del Consiglio Matteo Renzi intende finanziare il promesso aumento di 80 euro al mese nelle buste paga dei lavoratori che guadagnano meno di 25mila euro annui. Coperture che saranno messe nero su bianco nel Documento di economia e finanza che sarà discusso ed approvato nel Consiglio dei ministri e che affronterà ovviamente anche gli spinosi temi della spending review e della programmazione economico – finanziaria del prossimo triennio. Del resto, come vi abbiamo spiegato, il Def è lo strumento con cui si programmano economia e finanza pubblica e con cui il "Governo indica le proprie previsioni, gli obiettivi in termini di crescita, inflazione e occupazione, nonché di deficit e debito pubblico, evidenzia gli scostamenti che si avrebbero se non si intervenisse con le consuete “manovre correttive” cui ci hanno abituato da decenni tutti i governi della Repubblica di ogni formula o colore politico e pertanto prefigura la “manovra” di turno, che spetterà poi al Parlamento approvare o modificare in tutto o in parte".

Da quello che si apprende in queste ore, il Def conterrà tagli alla spesa per circa 6,6 miliardi di euro, mentre lo stesso Matteo Renzi parlando con i giornalisti ha confermato: "Le coperture ci sono dal primo giorno, siete voi che non ci credete. È da venti giorni che sono pronte e il Cdm di oggi sarà rapido, non faremo mezzanotte ma faremo in tempo per i Tg".

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