Regionali, in Puglia nel Csx si litiga ancora sul candidato, Decaro minaccia di sfilarsi: cosa succede

La partita per la scelta del candidato del campo largo alle elezioni regionali in Puglia è ormai diventata un caso. Al punto che il candidato dem Decaro sta meditando di sfilarsi dalla corsa. O almeno questo è il messaggio che ha inviato ieri ai vertici del partito e ai leader delle forze alleate, M5s e Avs: "Non sono insostituibile".
Contemporaneamente, a Roma Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli accoglievano alla festa di Avs al Monk, Elly Schlein e Giuseppe Conte. "Sono certa troveremo una soluzione", ha detto Schlein, che sostiene convintamente la candidatura dell'eurodeputato Pd ed ex sindaco di Bari.
Le dichiarazioni di Decaro sono arrivate dopo una giornata in cui i vertici Avs hanno continuato a blindare la candidatura di Nichi Vendola, linea che portano avanti da giorni. "Decaro è il candidato presidente a cui tutte le forze politiche hanno dato la loro fiducia dal primo momento", ha detto Fratoianni, aggiungendo però di considerare "incomprensibile e impraticabile che la candidatura alla presidenza passi per il ritiro della candidatura di Nichi Vendola. Non c'è nessuna ragione. Quindi Avs sceglie di candidare Nichi Vendola".
Secca la replica di Decaro: "Non è una questione di veti. Sono mesi, però, che dico che con gli ex presidenti della Regione seduti in consiglio regionale io non mi sentirei libero di lavorare in modo sereno al futuro della Puglia. E per non creare problemi alla coalizione progressista e ai partiti che la compongono, fin dall'inizio ho detto che non sono né indispensabile, né tantomeno insostituibile".
In effetti l'europarlamentare le sue condizioni le ha messe sul tavolo molto chiaramente: ha chiesto che non si candidino in consiglio regionale né il dem Michele Emiliano, attuale governatore della Regione, né Nichi Vendola, che è stato presidente dal 2005 al 2015, nelle liste di Alleanza Verdi-Sinistra. "A Michele Emiliano e a Nichi Vendola mi legano stima e affetto sinceri, oltre che una storia comune di cui sono orgoglioso e che non rinnego", ha scritto Decaro in un post sui social lo scorso 22 agosto. "Ma io voglio essere un presidente libero, capace di assumermi fino in fondo la responsabilità delle scelte. Non voglio essere ostaggio delle decisioni di chi mi ha preceduto. La Puglia non ha bisogno di un presidente a metà", ha detto.
E se sul primo, cioè Emiliano, Decaro è stato accontentato, e infatti il governatore dem il 2 settembre ha annunciato il suo passo indietro, per il secondo, Vendola, Avs non ha intenzione di cedere. Dopo la decisione di Michele Emiliano, Decaro ha chiesto a Nichi Vendola di fare lo stesso, ma l'ex governatore non sembra intenzionato ad accontentarlo. "Nichi non si tira indietro – hanno ribadito i leader di Avs – la sua posizione è diversa da quella di Emiliano, che sta governando ancora adesso".
Anzi ieri sera i leader di Avs hanno lanciato dal palco un appello all'ex sindaco di Bari: "Non chiediamo" ad Antonio Decaro "un passo indietro, ma gli faccio un appello affinché faccia un passo in avanti e vinca le elezioni insieme a noi", ha detto Bonelli "Rinnoviamo la stima a Decaro, ma fateci fare le liste di Avs", ha aggiunto.