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Elezioni regionali Emilia Romagna 2020

Regionali Emilia Romagna, Meloni: “Se vinciamo chiederò le elezioni a Mattarella”

“Se anche in Emilia Romagna la gente vota contro la sinistra e il Movimento Cinque Stelle vuol dire che intende mandare a casa il governo nazionale, oltre che quello regionale”: Giorgia Meloni ha annunciato che in caso di vittoria del centrodestra alle elezioni regionali di domenica prossima in Emilia Romagna chiederà al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di sciogliere le Camere e andare a elezioni.
A cura di Annalisa Girardi
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La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, annuncia che chiederà al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di sciogliere le Camere nel caso di una vittoria del centrodestra in Emilia Romagna. "L'istituto dello scioglimento anticipato delle Camere previsto dalla nostra Costituzione è lo strumento che il Presidente della Repubblica ha quando dovesse ravvisare che c'è troppa differenza, troppa distanza, tra quello che è il sentimento del popolo e quelle che sono le scelte del palazzo. Quindi se si vince in Emilia Romagna il giorno dopo chiederò elezioni anticipate, scioglimento delle Camere anticipato al Presidente della Repubblica, perché ritengo che sia nelle sue disponibilità e nei suoi poteri e penso che sia anche la cosa giusta da fare", ha detto Meloni in diretta su Rtl 102.5.

"Se anche in Emilia Romagna la gente vota contro la sinistra e il Movimento Cinque Stelle vuol dire che intende mandare a casa il governo nazionale, oltre che quello regionale", ha aggiunto Meloni sottolineando nuovamente come il voto in Emilia avrà un'importante impatto anche a livello di equilibri nazionali.

Meloni ha commentato anche la notizia delle dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico del Movimento Cinque Stelle: "Si direbbe che tutto cambia perché nulla cambi. Nel senso che quello che sta facendo Di Maio con il Movimento Cinque Stelle, simile a quello che dall'altra parte tenta di fare anche Zingaretti con il Partito democratico quando dice di voler riformare tutto, il simbolo, il nome, eccetera. Secondo me è semplicemente un modo per far finta di rivoluzionare dei partiti e tenersi il governo".

La leader di Fratelli d'Italia attacca la decisione del ministro degli Esteri, accusandolo di aver tentato di rendere decoroso il Movimento, dopo tutte le ultime polemiche e crisi interne, senza però essere disposto a rinunciare al suo posto nel governo: "Il punto è che Di Maio si dimette da leader dei Cinque Stelle, ma non si dimette da ministro. E lo fa per cercare di rendere presentabile un Movimento che possa così rimanere arrampicato alle poltrone del governo. Per questa ragione non lo considero un gesto fatto nell'interesse dei cittadini".

Quindi un duro attacco ai pentastellati: "Di Maio lo sa che quella che sta per arrivare nelle elezioni regionali è una sconfitta annunciata e cerca di salvare il salvabile. Ma non sarà possibile rendere di nuovo il Movimento Cinque Stelle presentabile, perché ha tradito tutto quello che poteva tradire. Tutto. Dicevano che non avrebbero fatto alleanza con il Pd e sono andati con il Pd, niente alleanze con Renzi e sono andati con Renzi, nessuna alleanza con la Lega e sono andati con la Lega. Dicevano che non avrebbero fatto alleanza con la Merkel in Europa e alla fine hanno votato, con i loro voti determinanti, la candidata della Merkel alla Commissione. Dicevano che avrebbero detto no ai privilegi delle caste e poi mandavano i cani al ministero con l'auto blu. Non so cos'altro si possa fare per rendersi impresentabili".

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