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Elezioni regionali Emilia Romagna 2020

Regionali E. Romagna, 206 sindaci sostengono Bonaccini: anche Pizzarotti sta con il candidato Pd

Duecentosei sindaci dell’Emilia Romagna hanno firmato un appello per sostenere la candidatura alla presidenza di Regione di Stefano Bonaccini, presidente uscente in quota Pd. Tra di loro c’è anche Federico Pizzarotti, sindaco di Parma ed ex esponente del M5s. Le elezioni regionali in Emilia Romagna si terranno nel gennaio 2020.
A cura di Stefano Rizzuti
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Sono 206 i sindaci dell’Emilia Romagna che hanno firmato un appello per sostenere la candidatura del presidente uscente, Stefano Bonaccini, alle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna che si terranno nel gennaio 2020. E tra loro a sostenere il candidato del Pd c’è anche il sindaco di Parma ed ex esponente del Movimento 5 Stelle, Federico Pizzarotti. Il documento è stato firmato dai primi cittadini dei capoluoghi governati dal centrosinistra: Bologna, Cesena, Modena, Reggio Emilia, Ravenna e Rimini. Oltre che da quello di Parma. Nella lista ci sono anche altri 24 sindaci che sono invece riconducibili a esperienze civiche.

Nel documento si leggono le motivazioni che spingono i sindaci a sostenere il presidente di Regione uscente: “Riteniamo che l'Emilia-Romagna meriti un presidente solido e competente, in grado di rappresentarla e governarla per il ruolo che essa ha e che dovrà avere qui nel territorio, nel Paese e nell'Unione europea”. L’augurio è che “Stefano Bonaccini possa proseguire in questa esperienza di positiva collaborazione con noi, che vede al centro i territori e il loro ascolto, mentre agli elettori rivolgiamo un appello perché, ognuno con le proprie idee, vogliano sostenerlo per quanto ha fatto e potrà fare come presidente della nostra Regione”.

I primi cittadini scrivono ancora: “Riteniamo che l'Emilia-Romagna sia qualcosa di più di una Regione. Che sia prima ancora un sistema territoriale articolato, il cui cuore sono proprio le comunità locali e i Comuni, da quelli più grandi a quelli più piccoli e per rappresentarla e governarla occorre quindi conoscerla e riconoscerne le peculiarità, occorre un'idea di governo che tenga insieme i tanti segni più che questi territori insieme esprimono – l'asse della via Emilia, dall'Appennino al Po, dalle Città alla Riviera – sul piano economico e sociale, con le fragilità che pure sono presenti nelle aree più disagiate e periferiche”. Quello che chiedono per la Regione è un “progetto per il futuro che costruisca una nuova sintonia ideale e valoriale con le persone, perché la buona amministrazione è indispensabile, ma non è sufficiente”.

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